Ci sono voluti ben 476 giorni per sapere dall'Assessore che (citiamo integralmente):

"non esiste un Piano Urbano del Decentramento Territoriale" - prosegue l'assessore - "tuttavia l'amministrazione Comunale non è rimasta indifferente al nuovo assetto del territorio, tant'è che i vari servizi e settori hanno manifestato la naturale tendenza ad adeguare progressivamente la propria organizzazione e i propri progetti alle esigenze che derivano dalla nuova ripartizione territoriale".

Prendiamo atto di quanto sostiene l'Assessore al Decentramento. Rimane tuttavia il fatto che i Comandi della Polizia Municipale sono ancora strutturati sulla geografia delle ex 20 zone; così pure per i Distretti Scolastici e per molte altre strutture che interagiscono con le nuove nove zone del decentramento, con tutti i disagi e le inefficienze che ne derivano.

Questo dimostra - se ancora ce ne fosse bisogno - la scarsa volontà politica di investire seriamente nel decentramento da parte di questa Giunta e della maggioranza di CentroDestra che siede a Palazzo Marino.

I 476 giorni che l'Assessore ha impiegato per "rispondere" mostrano anche la scarsa considerazione in cui viene tenuto il vigente Regolamento del Decentramento Territoriale che stabilisce (Art. 30) che la risposta deve essere data "entro 45 giorni dal Sindaco o dall’Assessore competente decorrenti dalla data di protocollo di ricevimento".

Sempre a proposito di attese eterne, stiamo ancora aspettando la risposta del Sindaco ad una Interrogazione inoltrata dai DS in Consiglio di Zona 5 nel gennaio 2000 (Prot. di zona N° 158/2000) e sollecitata nel marzo 2000, con oggetto le "affissioni elettorali abusive nella campagna elettorale del giugno 1999".

E pensare che proprio il Sindaco, sul Questionario distribuito ai milanesi, rivolgeva ai cittadini l'invito a scrivergli o a mandargli una E-mail a cui lui avrebbe risposto.

Se i tempi delle risposte sono questi: poveri cittadini! Forse le risposte arriveranno ai loro nipoti quando saranno cresciuti!