Marzo 2001

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di Luca Gandolfi

Commissione Sicurezza e Ordine Pubblico della Zona 5:

LE PROPOSTE "COPIA E INCOLLA"

Dopo mesi di inoperosità la Commissione Sicurezza è stata convocata il giorno di San Valentino: solo due i cittadini presenti!

Dopo mesi di silenzio e inoperosità è stata finalmente convocata la Commissione Sicurezza e Ordine Pubblico, Verde e Arredo Urbano della Zona 5: era ora!

L'ultima convocazione risaliva al 29 novembre 2000, quando ci si era riuniti in modo congiunto con la Commissione Orti Urbani per discutere degli orti abusivi.

Andando a ritroso, ce n'era stata una il 27 settembre sulla situazione dei parchi e giardini (chiesta con insistenza dai DS); una il 5 luglio insieme alla Commissione Sanità per discutere sulla Mozione presentata dai DS con oggetto le macchine scambiatrici di siringhe.

Insomma, per ritrovare una Commissione in cui all'O.d.G. vi fosse un tema legato alla sicurezza e all'ordine pubblico bisogna risalire fino al 18 maggio 2000; a meno che non si voglia considerare come inerente l'ordine pubblico la proposta di dotare la PM di zona di sfollagente e di mazzetta di segnalazione fatta nella Commissione del 23/05/2000 (con l'uso della terminologia scorretta di "torcia sfollagente") e poi ritirata dall'O.d.G. del Consiglio di Zona del 26/06/2000 perché "già in loro dotazione".

E dire che dalla pianificazione delle riunioni delle Commissioni in origine era previsto che la Commissione Sicurezza e Ordine Pubblico fosse convocata il 1° e il 3° martedì di ogni mese!

Dopo questa premessa, indispensabile per far emergere la differenza tra i proclami sulla sicurezza da parte del CentroDestra in campagna elettorale e il reale interesse dimostrato nei fatti dalla Commissione di zona a ciò preposta e dal suo Presidente Loris Zolla (AN), torniamo ai giorni nostri.

Forse per dimostrare a tutti il suo amore per la sicurezza e l'ordine pubblico, il Pres. della Commissione Loris Zolla ha scelto di convocarla alle 21.00 del 14 febbraio: San Valentino, la festa degli innamorati!

Scelta che si è dimostrata assai infelice: soltanto due cittadini erano presenti! Anche i Consiglieri non abbondavano: Zolla (AN), Mondi (FI), Gandolfi (DS), Pavoni (DS), Perrone (DS). E dire che c'è ancora qualcuno che sostiene che alla sinistra non interessa la sicurezza: lì eravamo tre di CentroSinistra (su 13), nessuno della Lega (su 2) e due di CentroDestra (su 25)!

Un peccato questa scarsa affluenza, perché il tema all'O.d.G. era interessante, riguardava "le truffe ai soggetti socialmente deboli (anziani, ecc.)".

Tema sicuramente importante che però giunge con qualche mese di ritardo rispetto agli episodi accaduti nella nostra zona a ottobre e novembre scorsi.

Vogliamo comunque tranquillizzare gli assenti: non si sono persi nulla.

Il Pres. Zolla infatti aveva altro per la testa e appena arrivato (con una decina di minuti di ritardo) si è subito messo a leggere un documento che conteneva due proposte che nulla avevano a che vedere con l'argomento all'ordine del giorno.

Riguardavano due punti che lui aveva già fatto inserire come "proposte della Commissione Sicurezza" nell'O.d.G. del Consiglio del 19/02/2001.

La prima aveva come oggetto "adeguamento dei Comandi di Zona della Polizia Municipale alle 9 Zone del Decentramento".

Giusto. Giustissimo. Peccato che la stessa identica proposta (a parte la relazione introduttiva) era già stata fatta proprio dal sottoscritto, Cons. Gandolfi (DS), nella Mozione N° 3412/1999 del 12 novembre 1999, posta all'O.d.G. del Consiglio del 11 febbraio 2000, discussa, votata e approvata all'unanimità!

Abbiamo subito fatto presente a Zolla quanto appena detto, ma lui si è giustificato affermando che in tale occasione il gruppo di AN aveva abbandonato l'aula consiliare in segno di protesta per il comportamento di un consigliere del CentroSinistra da loro ritenuto offensivo.

Preso per buono quello che diceva Zolla (anche noi ricordavamo che in passato si era verificato un episodio simile) e con tutto il rispetto per una forza politica diversa dalla nostra, abbiamo ribadito che in ogni caso il Consiglio aveva deliberato validamente su tale oggetto.

Il giorno seguente siamo andati a verificare la Delibera N° 65 del 2000 e abbiamo scoperto che alla votazione avevano partecipato anche i seguenti Consiglieri di AN: D'Ambrosio, Fidanza (capogruppo), Procaccini, Rusconi e lo stesso Zolla.

Nel Consiglio del 15 febbraio 2001 abbiamo quindi presentato formale richiesta che tale punto venisse ritirato dall'O.d.G. del 19/02/2001 e che fosse invece il Presidente del Consiglio di Zona a sollecitare gli organi competenti affinché cogliessero lo spirito di una proposta che, una volta tanto, aveva visto le forze politiche tutte unite.

Per quanto concerne la seconda proposta letta da Zolla - "l'attribuzione al Consiglio di Zona della facoltà di convocare periodicamente i 3 Comandi di Zona della PM e quello delle Guardie Ecologiche, d'intesa e in collaborazione con la polizia di Stato e i Carabinieri" -, ci sembra un ennesimo caso di "copia e incolla", poiché, come lui stesso ci ha spiegato in fase di presentazione, ripropone un regolamento già esistente e rientrante in una Delibera quadro del 1980 (il cui N°390 che ci ha fornito in Commissione ci pare non esatto poiché la 390/1980 riguarda "Il servizio refezione scolastica").

Anche qui ci poniamo la domanda: perché andare a votare qualcosa che ripropone un regolamento che già esiste? Quale l'utilità?

A noi sembra solo una inutile perdita di tempo.

Nel Consiglio del 19/02/2001 le due proposte non sono state discusse, non per un ritrovato buon senso, ma perché non era stata fornita in tempo utile la documentazione necessaria. Rimane quindi una incognita se le due proposte siano da considerarsi definitivamente ritirate o semplicemente rinviate al prossimo Consiglio.

Da segnalare inoltre che per Zolla il Verbale della Commissione Sicurezza pare essere "un affare privato", poiché nei giorni successivi la riunione non lo ha consegnato agli uffici della zona, tenendolo a casa propria ed è stato quindi impossibile per chiunque consultarlo prima del Consiglio del 19/02/2001 (il Verbale è stato poi protocollato in data 21/02/2001 senza però che vi fosse allegato il documento con le proposte lette da Zolla).

In passato, questo discutibile metodo di lavoro, ha fatto sì che andasse perso il Verbale della Commissione Sicurezza che aveva trattato le problematiche del quartiere Stadera e dello Spaventa.

E sulle truffe agli anziani?

Zolla ha annunciato che ha in preparazione, insieme a degli esperti (chi?), un "vademecum" che raccoglierà una serie di consigli utili alle potenziali vittime delle truffe.

Abbiamo ricordato che, oltre alla categoria degli anziani, tra quelli maggiormente truffati ci sono anche i giovani neo-maggiorenni che spesso vengono indotti a firmare contratti di cui hanno letto distrattamente il contenuto, fidandosi di ciò che viene loro detto verbalmente.

Sarebbe stato più serio - secondo noi - se la preparazione di tale "vademecum" fosse stata affidata ad un gruppo di lavoro designato dal Consiglio di Zona, a cui potevano essere invitati a prendere parte anche degli esperti i cui nomi fossero resi noti a tutti. Forse era più opportuno che la Commissione si riunisse nel momento in cui poteva già produrre qualcosa di concreto sul tema delle truffe posto all'O.d.G., magari occupandosene con maggiore tempestività.

 

A questo punto vogliamo fare qualche considerazione di più ampio respiro sull'operato svolto fino ad oggi dalla Commissione Sicurezza della Zona 5.

Nei primi mesi di vita del Consiglio di Zona si è lavorato in modo soddisfacente (maggioranza e opposizione insieme) in quella Commissione, cercando di tastare il polso della situazione nelle aree più a rischio dal punto di vista della sicurezza e ordine pubblico presenti nella nostra zona.

È bene ricordare però che gli unici poteri in possesso a tale Commissione sono limitati alla possibilità da un lato, di fungere da "valvola di sfogo" alla insoddisfazione e alle proteste di molti cittadini; dall'altro, di agire come "megafono" per le denunce della gente, inoltrando le segnalazioni raccolte durante le riunioni alle Forze dell'Ordine competenti per materia.

Insomma, la stessa cosa che può fare anche un Comitato di Quartiere o (almeno così dovrebbe essere) ogni singolo cittadino sporgendo denuncia.

I risultati che si ottengono sono anch'essi limitati, perché in molti casi dopo le eventuali e, a volte, ripetute uscite delle Forze dell'Ordine si libera una via o una piazza dal problema (ad es. dello spaccio), provocandone però lo spostamento in un luogo poco distante.

In questo modo si fanno contenti (per qualche mese) i cittadini che abitano in una via e si scontentano quelli di un'altra, i quali si presenteranno in Commissione Sicurezza per denunciare la nuova situazione di disagio, verrà chiesto l'intervento delle Forze dell'Ordine e il problema si sposterà in una nuova via. E avanti così all'infinito!

Questo, a livello di Zona o di città, non risolve proprio niente, sposta solo le aree in cui il problema di ordine pubblico si manifesta.

Le colpe per questo stato di cose non sono certo da imputare alle Forze dell'Ordine che, anzi, vanno lodate per il loro impegno costante svolto sul territorio e i rischi che corrono.

Che alla base del problema vi siano anche delle carenze legislative e strutturali è evidente.

L'invito è quello di lavorare seriamente tutti insieme e a tutti i livelli - senza posizioni preconcette o ideologiche e senza inutili strumentalizzazioni - per cercare di migliorare la situazione oggi esistente.

Luca Gandolfi

Paolo Pavoni

Francesco Perrone

Consiglieri di Zona 5 - DS

LE TRUFFE

In attesa del "vademecum" annunciato - chissà se vedrà mai la luce? - forniamo alcuni consigli per evitare di essere truffati (validi per tutti: anziani e giovani; uomini e donne).

Consigli utili

  1. Non aprite mai la porta di casa a chi non conoscete, soprattutto se siete da soli in casa

  2. Se chi suona alla porta di casa è in divisa (poliziotto; tecnico gas; ispettore Inps; o altro) o se vi vengono mostrati tesserini di enti o istituzioni, prima di aprire chiedete che vi mostrino la loro Carta d'Identità (sono obbligati per Legge a mostrarvela) ed effettuate controlli telefonici al 112 o al 113

  3. Non firmate mai niente se non avete avuto il tempo di leggere con calma e attentamente il contenuto. Meglio se prima di firmare chiedete consiglio a un avvocato o, comunque, a una persona adulta di vostra fiducia

  4. Non fatevi mai convincere da sconosciuti a tirate fuori il portafoglio e i soldi, soprattutto se siete in strada.

Luca Gandolfi

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