Luglio 2000

Articolo Only on line

di Luca Gandolfi

SE IL PARCO SUD PIANGE …

di LUCA GANDOLFI 

Unite, forti e chiare le grida di protesta dei cittadini per le scandalose condizioni in cui versa il Parco Agricolo Sud Milano.

Grida assolutamente legittime e giustificate se si pensa che la stessa Comunità Europea si è mossa per tirare le orecchie a tutti quelli che hanno delle responsabilità su tale area.

Il problema è noto a tutti: le discariche abusive ai bordi di molte delle strade che attraversano il Parco Sud. Purtroppo sembra che nessuno riesca a trovare delle soluzioni che non siano il periodico intervento straordinario dell’AMSA.

Il continuo accumularsi di rifiuti solidi di vario genere (vedi le foto scattate in via Manduria i 05/06/2000) procede a un ritmo ben più veloce rispetto alla frequenza degli interventi dell’AMSA che, per altro, deve affrontare anche il problema tecnico di dover asportare rifiuti ingombranti con dei mezzi che non intralcino il traffico in vie spesso molto strette.

La Commissione Ambiente della Comunità Europea, vista la palese e continua violazione delle Direttive Europee 75/442/Cee e 91/689/Cee (applicate in Italia tramite il Decreto Legislativo N° 22/1997) sta valutando la possibilità di aprire una procedura di infrazione che può anche sfociare in una condanna e in una multa.

I DS di Zona 5 hanno inoltrato una Interrogazione (Prot. di Zona N° 1345/2000) e diverse Istanze (Prot. N° 1344/2000 e 1789/2000) nelle quali si chiedeva prima di tutto un intervento urgente e straordinario dell’AMSA per alcuni casi specifici (via Sant’Arialdo, via Vaiano Valle, via Selvanesco e via Manduria), ma anche quali soluzioni di più ampio respiro il Comune di Milano intendesse adottare per cercare di risolvere in modo definitivo il problema.

Degli interrogati (il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente e l’Assessore ai Parchi e Giardini) nessuno ha ancora risposto, segno che la Giunta Albertini ha le idee poco chiare sul da farsi. Un brutto segnale.

Noi siamo convinti che la buona amministrazione di una importante città come Milano non possa e non debba essere fatta solo di grandi proclami (che non corrispondono necessariamente alla realizzazione di grandi progetti), ma debba prima di tutto occuparsi di gestire al meglio il patrimonio esistente, soprattutto quando questo vuole dire garantire il rispetto dell’ambiente in un polmone verde come è il Parco Sud.

Come ciliegina sulla torta c’è anche l’approvazione da parte della Regione Lombardia della Legge regionale N° 181/1999 che trasferisce alla Giunta Regionale tutti i poteri concernenti la pianificazione, la gestione, la definizione dei confini e le norme di tutela di 22 parchi regionali, tra cui anche il Parco Agricolo Sud Milano.

A nulla sono valse le proteste delle Associazioni ambientaliste e così ora il destino del Parco Sud (come quello degli altri 22 parchi regionali) è nelle mani di una decina di persone che su tali aree hanno praticamente poteri illimitati.

Speriamo ne facciano buon uso. I fatti per ora sembrano dimostrare il contrario!

… IL PARCO DEL TICINELLO NON RIDE

di LUCA GANDOLFI 

Al Parco del Ticinello la situazione non cambia di molto. Anche in questo caso ai lati di alcune delle strade che lo attraversano sono presenti discariche abusive e addirittura alcune auto abbandonate e prive di targa (la cui rimozione presenterebbe quindi minori problemi burocratici).

Le foto scattate ai primi di giugno documentano la situazione presente lungo la strada sterrata che congiunge l’ultimo tratto di via Campazzino a via Dudovich.

Anche in questo caso i DS della Zona 5 hanno inoltrato (in data 05/06/2000) una Istanza rivolta all’Assessore ai Parchi e Giardini DE CORATO con la richiesta di un intervento urgente per sanare la situazione esistente.

Siamo tutti in attesa.

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