- Anno XIII  N° 11 - Novembre 2009 - Pag. 8                             

Tolleranti solo con gli intolleranti

Negli ultimi mesi la cronaca ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica italiana una serie di casi di violenza a carattere omofobico. Un fenomeno in preoccupante crescita sul quale sarebbe opportuno, anzi doveroso che le istituzioni dessero un segnale forte e chiaro di ferma condanna contro ogni forma di intolleranza e di solidarietà nei confronti delle vittime della violenza omofobica.

Per queste ragioni nel Consiglio Provinciale del 10 settembre ho presentato un Ordine del Giorno, di cui ho l’onore di essere il primo firmatario ed estensore, con oggetto: “Solidarietà alle vittime dell’intolleranza omofobica e ferma condanna di ogni forma di violenza”.

Ho volutamente predisposto un testo breve, senza tanti preamboli, al fine di concentrare l’attenzione sulle tre proposte sulle quali si chiede al Consiglio Provinciale di assumere una presa di posizione politica: 1) esprimere piena solidarietà nei confronti delle vittime dell’intolleranza omofobica; 2) condannare con fermezza ogni forma di violenza, in special modo quando essa è motivata da forme di intolleranza; 3) chiedere al Parlamento Italiano di impegnarsi da subito per porre un freno a questi fenomeni di intolleranza che sono in preoccupante aumento.

Dopo la lettura del testo in aula sono passato fra i banchi dei colleghi consiglieri e sono lieto di poter dire che l’Ordine del Giorno è stato sottoscritto da tutti i gruppi politici presenti in quel momento, compresi i due capigruppo di maggioranza (PDL e LN). Un segnale positivo che lasciava sull’esito della votazione.

Tutto sembrava volgere al meglio, ma nel periodo di tempo trascorso fino al momento in cui l’ordine del giorno veniva iscritto ai lavori del Consiglio Provinciale del 22 ottobre erano accadute diverse cose: il 10 ottobre vi era stata a Roma la grande manifestazione nazionale contro l’intolleranza omofobica, con manifestazioni analoghe anche in molte altre città italiane. Tutto ciò avveniva nel quasi totale disinteresse da parte dei media che praticamente oscuravano l’evento. E pochi giorni dopo il Parlamento italiano bocciava, dopo un lungo lavoro condiviso compiuto nella Commissione parlamentare competente, la proposta di Legge sul tema, con tutte le polemiche che ne seguivano per le tante assenze tra i banchi dell’opposizione e il voto contrario della Binetti (PD) in senso contrario alle indicazioni di voto date dal suo partito.

Nel Consiglio Provinciale di Milano del 22 ottobre la storia si è ripetuta. La Lega chiedeva che venisse tolto ogni riferimento all’omofobia, lasciando quindi una generica solidarietà alle vittime dell’intolleranza. Il PDL invece chiedeva la cancellazione della terza richiesta, quella rivolta al Parlamento italiano, mentre il consigliere Mardegan (PDL) si prodigava in una dissertazione che filosofeggiava sul significato del termine “fobia” che riteneva eccessivo associato al problema in oggetto. Continuava poi con un bieco tentativo di negazionismo puro sostenendo che molti degli episodi accaduti sarebbero state solo delle montature mediatiche. Peccato per lui che nel testo non vi fosse alcun riferimento a casi specifici.

Dopo una sospensione per valutare insieme ai firmatari il da farsi, l’opposizione ha scelto di accogliere una delle tre richieste della maggioranza sostituendo la parola “omofobia” con una dicitura più politically correct: “intolleranza rivolta contro gli omosessuali”. Una disponibilità che non è servita a mutare l’esito del voto finale: 13 favorevoli (PD, IdV, LP, FP, AP/PRC/PDCI), 20 contrari (PDL, LN), 0 astenuti. Bocciato l’ordine del giorno.

Vergognoso!

 

Luca Gandolfi

Consigliere Provinciale di Milano

Di Pietro Italia dei Valori 

info@lucagandolfi.it

www.lucagandolfi.it

  

  

l titolo originale dell'articolo era:

Consiglio Provinciale: il centrodestra boccia l?ordine del Giorno contro l'intolleranza omofobica 

 

Home Page E-mail Articoli Milanosud