Milanosud - Anno XIII  N° 2 - Febbraio 2009 - Pag. 4                             

Prepotenze e ignoranza dei regolamenti: in questo modo la maggioranza governa il C.d.Z. 5

Anno nuovo, vita nuova? Niente affatto. Nel primo C.d.Z. 5 del nuovo anno si respira la stessa brutta aria con cui si era concluso l’anno vecchio, con una maggioranza arrogante che pretende di governare senza tenere minimamente conto delle regole vigenti.

E così, il 22 gennaio, al punto 4 e 5 dell’ordine del giorno troviamo due punti apparentemente tradizionali: “Ripartizione fondi alle Commissioni anno 2009” e “Relazione annuale Commissioni” ma sui quali si esprimono chiaramente gli Art. 32 e 33 del Regolamento Interno del C.d.Z. 5 stabilendo con precisione le modalità e tempi con cui devono attuarsi.

La maggioranza ha però deciso di ignorare, in tutto o in parte, quello che stabilisce il Regolamento Interno e, quasi superfluo precisarlo, di ignorare del tutto i rilievi e le proteste sollevate in proposito dall’opposizione.

Per quanto concerne la ripartizione dei fondi tra le Commissioni è stato violato in più punti l’Art. 32 che al punto 1 precisa che: “[…] all’inizio dell’anno, il Presidente del Consiglio Circoscrizionale, entro trenta giorni dalla approvazione del bilancio preventivo da parte dell’Amministrazione Centrale, sentiti l’Ufficio di Presidenza e la Commissione Bilancio, procede a ripartire tra le Commissioni i fondi che sono stati messi a disposizione dalla Amministrazione Centrale. […]”. Già in queste prime righe emergono due violazioni: la prima, che la ripartizione sia stata fatta prima che si conosca l’ammontare della somma messa a disposizione dall’Amministrazione Centrale; la seconda, che ciò è stato fatto senza “sentire la Commissione Bilancio” che, da quando è scaduta il 12 ottobre, attende ancora di essere rinnovata. In quest’ultimo aspetto c’è quindi non solo un rilievo regolamentare, ma anche (e direi soprattutto) una importante questione politica che rimane irrisolta.

Per quanto concerne invece il punto 5 dell’ordine del giorno, “Relazione annuale Commissioni” (che più correttamente avrebbe dovuto essere definito “Rendiconto consuntivo e relazioni annuali delle Commissioni” … poi capiremo perché) è stato violato in più punti l’Art. 33 che stabilisce con precisione tutto ciò che concerne il Rendiconto consuntivo. In questo caso le violazioni sono state più numerose e differenziate a seconda delle varie Commissioni interessate. Per non tediare il lettore evitiamo di entrare troppo nel dettaglio e sintetizziamo dicendo che sono stati violati i punti 1, 2, 3, 4 dell’Art. 33: i Presidenti di ciascuna Commissione erano tenuti a redigere un rendiconto consuntivo delle attività espletate, indicando l’ammontare delle spese sostenute e gli estremi delle relative delibere, ma non lo hanno fatto; tale Rendiconto doveva essere accompagnato da una Relazione sugli obiettivi raggiunti dalla Commissione, e questo è stato fatto, ma solo alcuni dei Presidenti di Commissione hanno ritenuto di riunire la Commissione per illustrare la Relazione; nessuno dei Presidenti di Commissione ha invece reso edotti i membri delle rispettive Commissioni sui Rendiconti consuntivi, rinviando la conoscenza di tali dati a quello che sarebbe stato messo in casella il giorno prima del Consiglio; il Presidente del Consiglio non ne ha depositato una copia presso la Segreteria del consiglio con 15 giorni di anticipo, come invece è previsto dal regolamento, e quindi i consiglieri non hanno avuto la possibilità di far pervenire memorie o considerazioni dissenzienti; il consiglio avrebbe dovuto deliberare i singoli Rendiconti consuntivi delle varie Commissioni e non un Rendiconto consuntivo unico come invece è stato fatto.  

Noi dell’opposizione abbiamo sollevato una questione pregiudiziale chiedendo il rinvio dei due punti fino a quando non fossero stati resi conformi a quanto previsto dai Regolamenti vigenti.

Il Presidente del C.d.Z. 5 ha respinto la richiesta. L’opposizione ha quindi abbandonato l’aula in segno di protesta e la maggioranza, che in quel momento aveva solo 19 consiglieri presenti, ha sospeso la seduta per una riunione di maggioranza che in realtà aveva come unico scopo quello di prendere tempo in attesa che arrivassero altri consiglieri per riuscire a garantire il numero legale. Il numero legale lo hanno raggiunto e la maggioranza si è votata in solitudine in pochi minuti tutti i punti all’ordine del giorno.

Nel frattempo l’opposizione si era riunita in un’altra sala e ha predisposto un documento che il giorno seguente è stato inviato al Segretario Generale per denunciare la violazione dei Regolamenti e chiedere l’annullamento dei punti 4 e 5 incriminati. 

Quello adottato dalla maggioranza è un metodo di governo fatto di prepotenze e angherie portate avanti con arroganza: è un esempio di pessima amministrazione in un contesto, come è quello del Consiglio di Zona, dove governare non dovrebbe essere poi così complicato.

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5

Di Pietro Italia dei Valori 

info@lucagandolfi.it

www.lucagandolfi.it

  

 

Regolamento Interno:

 

TITOLO III - DOTAZIONE FINANZIARIA E RENDICONTO CONSUNTIVO

 

Articolo 32

Ripartizione dei fondi in dotazione al Consiglio

1. Al fine di garantire una regolare programmazione delle attività e delle relative spese, all’inizio dell’anno, il Presidente del Consiglio Circoscrizionale, entro trenta giorni dalla approvazione del bilancio preventivo da parte dell’Amministrazione Centrale, sentiti l’Ufficio di Presidenza e la Commissione Bilancio, procede a ripartire tra le Commissioni i fondi che sono stati messi a disposizione dalla Amministrazione Centrale. Indica parimenti le modalità cui intende attenersi in merito all’assegnazione dei fondi, anche all’interno delle singole Commissioni, che è possibile prevedere siano trasferiti successivamente al Consiglio stesso. Nella ripartizione dei fondi dovrà essere stabilito un accantonamento per iniziative al momento non prevedibili.

2. Procedendo all’assegnazione, il Presidente deve tener conto:

a) dell’ammontare complessivo dei fondi che, presuntivamente, saranno posti a disposizione del Consiglio;

b) delle spese complessive eseguite da ciascuna Commissione negli anni precedenti e della congruità del rapporto intercorso tra dette spese e le attività conseguentemente sviluppate;

c) di eventuali progetti che i Presidenti di Commissione intendano segnalargli in ragione della loro rilevanza, ove essi comportino presuntivamente cospicui impegni di spesa;

d) delle esigenze dei C. T. S. della Zona 5;

e) delle indicazioni pervenute dalla Commissione Bilancio;

f) di tutti i fatti od informazioni che possano essere da lui conosciuti e dei quali non riscontri la manifesta irrilevanza.

3. Effettuata la ripartizione, il Presidente iscrive l’argomento nell’ordine del giorno della prima adunanza

consiliare utile perché il Consiglio medesimo ne discuta e deliberi in ordine alla stessa.

4. L’Ufficio di Presidenza, entro il 30 settembre di ogni anno, propone un documento di riequilibrio

finanziario da approvare in Consiglio sulla base del mancato utilizzo da parte della

singola Commissione dei fondi ad essa assegnati.

 

Articolo 33

Rendiconto consuntivo

1. Il Presidente di ciascuna Commissione provvede a redigere, almeno una volta all’anno, il rendiconto consuntivo delle attività espletate, indicando nel medesimo l’ammontare delle spese

sostenute e gli estremi per potere rinvenire le proposte di delibera. Tale rendiconto deve essere accompagnato da una relazione in cui siano delineati gli obiettivi realizzati dalla Commissione nel periodo conclusosi.

2. Il Presidente della Commissione, edotti i componenti della medesima, invia il rendiconto al

Presidente del Consiglio Circoscrizionale e ne deposita copia presso la Segreteria del Consiglio

Circoscrizionale, per garantirne la conoscibilità, non oltre il 31 gennaio dell’anno successivo a

quello cui il documento inerisce.

3. Entro quindici giorni dal deposito presso la Segreteria i Consiglieri possono far pervenire al

Presidente del Consiglio memorie o considerazioni dissenzienti che non costituiscono parte

integrante del rendiconto, ma che possono essere allegate agli atti e divenire pertanto pubblicamente conoscibili. Tali memorie o considerazioni e l’istanza di allegazione devono essere redatte per iscritto.

4. Scaduto il termine di cui al comma precedente, il Presidente deve iscrivere nell’ordine del giorno, entro la terza adunanza consiliare successiva, la discussione dei rendiconti unitamente ad una relazione riassuntiva dal medesimo predisposta.

Il Consiglio delibera l’approvazione o la censura dei singoli rendiconti e, separatamente, della

relazione riassuntiva. Nel caso di censura, il Consiglio deve allegare le motivazioni e

suggerire i rimedi generali per una corretta ed utile gestione.

5. Qualora il Presidente della Commissione omettesse di depositare il rendiconto consuntivo, nella

prima adunanza consiliare successiva sarà posto all’ordine del giorno l’esame dell’attività della

Commissione medesima, relativamente al periodo non coperto dal rendiconto.

 

  

l titolo originale dell'articolo era:

Anno nuovo, ma le angherie della maggioranza continuano 

 

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