Milanosud - Anno XII  N° 2 - Febbraio 2008 - Pag. 5                             

Strisce pedonali praticamente invisibili

Ma quanto tempo ci vuole per rifare le strisce pedonali laddove si sono sbiadite? È una domanda che, come molti altri cittadini milanesi, mi pongo ormai da tempo. È sconcertante girare per le vie di Milano o anche semplicemente in quelle della nostra Zona 5 e vedere, o meglio “intravvedere” delle flebili tracce, quasi dei fantasmi, di quelle che avrebbero dovuto essere delle strisce pedonali a garanzia dei pedoni.

Ancora più sconcertante è constatare come l’Assessore alla Mobilità e Trasporti e il Settore del Comune di Milano competente per materia non si degnino neppure di rispondere alle ISTANZE a loro rivolte che vengono presentate in Consiglio di Zona 5.

Come consigliere di zona mi capita ogni tanto di ricevere delle segnalazioni su alcune vie in cui le strisce pedonali o, più in generale, la segnaletica orizzontale sarebbe da rifare perché sbiadita. In questi casi è mia abitudine preparare una ISTANZA corredata di documentazione fotografica in modo da mostrare in modo inequivocabile in quali condizioni si trova la segnaletica in oggetto.

Così è stato a dicembre per la segnaletica orizzontale sbiadita in via Donna Prassede in particolare in prossimità del supermercato (P.G. 1096386/2007 del 17/12/2007); così pure a settembre per i passaggi pedonali sbiaditi di via Carcano angolo via Meda e quello di via Meda angolo Cermenate (P.G. 831319/2007 del 21/09/2007); stessa cosa a maggio per la segnaletica orizzontale in Piazza Carrara con un passaggio pedonale sotto il cavalcavia che ormai è diventato totalmente invisibile (P.G. 417452/2007 del 07/05/2007).

A nessuna di queste ISTANZE l’Assessore non solo non si è degnato di dare una risposta scritta, come suo dovere in base ai Regolamenti, ma neppure abbiamo visto porre rimedio al problema che non ci pare di difficile soluzione e che sarebbe stata la cosa più urgente da fare. Una clamorosa dimostrazione di inefficienza che crea delle situazioni di pericolo per i cittadini che in qualità di pedoni si trovano a dover attraversare la strada senza la garanzia di un passaggio pedonale ben visibile.

Dal confronto con molte altre città europee Milano esce sconfitta anche su queste piccole ma importanti cose. In realtà non occorre neppure andare tanto distante per vedere come dovrebbe essere garantito il pedone: in molti comuni dell’hinterland la stragrande maggioranza dei passaggi pedonali sono addirittura rialzati rispetto alla carreggiata (le cosiddette “castellane”) e oltre ad avere delle strisce pedonali di un bianco intenso e ben visibile, hanno anche i bordi colorati in modo da evidenziare che sono rialzati, costringendo le vetture a moderare la velocità. A Milano, città votata alle auto, tutto ciò sembra un sogno.

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5

Di Pietro Italia dei Valori 

info@lucagandolfi.it

www.lucagandolfi.it

 

l titolo originale dell'articolo era:

Strisce pedonali sbiadite: i tempi biblici del Comune

 

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