Milanosud - Anno XI  N° 9 - Settembre 2007 - pag. 5                             

In C.d.Z. 5 si dicute di energia nucleare, ma siamo sicuri che sia la sede opportuna?

Il 7 giugno il Consiglio di Zona aveva all’ordine del giorno una mozione proposta dal Presidente della Commissione Ambiente e verde della Zona 5, Procaccini (AN), sul nucleare. La Commissione competente il 15 maggio aveva occupato una intera seduta sull’argomento invitando un esperto in qualità di relatore (l’ex consigliere di zona 5 di FI, Revelli) il quale non aveva mai fatto mistero della sua netta posizione a favore dell’energia prodotta dalle centrali nucleari.

Non voglio in questo breve articolo addentrarmi nei contenuti della questione, ma solo rilevare e sottolineare un paio di questioni. La prima, di metodo. Se si decide di affrontare un argomento come l’energia nucleare in una seduta di Commissione sarebbe opportuno invitare almeno due esperti, uno a favore e uno contro l’energia nucleare. Questo per una questione di pluralismo e di imparzialità nell’esposizione ed illustrazione della materia. Ma è quasi superfluo dire che l’imparzialità e il pluralismo non erano certo nelle intenzioni di chi ha proposto questa mozione.

La seconda questione è invece sul fatto stesso di decidere di trattare una materia di questo genere nell’ambito di un Consiglio di Zona e, prima ancora, in Commissione. Con tutte le problematiche che riguardano i parchi e i giardini della nostra zona, le discariche abusive e gli altri mille problemi concreti che ci sono sul territorio della Zona 5, mi pare sinceramente assurdo e inopportuno andare ad occupare del tempo per discutere di una materia di così ampio respiro che meglio si adatterebbe ad una istituzione come il Parlamento Italiano o addirittura Europeo. Soprattutto se si considera lo scarso numero di riunioni della Commissione Ambiente e Verde della Zona 5 che si sono fatte fin qui: istituita formalmente nella seduta del C.d.Z. 5 del 13.07.2006 e nel pieno delle sue funzionalità da settembre 2006, questa Commissione si è riunita solo 7 volte (compresa la riunione fatta a giugno). La riunione dedicata al nucleare è stata la sesta.

È mia ferma convinzione (ma non credo di essere l’unico a pensarla così) che i cittadini ci abbiano eletto a ricoprire la carica di consiglieri di zona principalmente per occuparci delle problematiche che hanno attinenza diretta con il territorio di nostra competenza, cioè la Zona 5 di Milano. È altrettanto vero che formalmente nulla vieta che si affrontino temi più generali, ma credo che la nostra utilità sarebbe maggiore se avessimo l’umiltà di lasciare temi di questo genere a chi siede nelle istituzioni che possono effettivamente decidere nel merito, e ci occupassimo – lo ripeto – di tutte quelle problematiche concrete, grandi e piccole, della nostra zona sulle quali possiamo effettivamente incidere ed essere quindi utili ai cittadini. Si tratta, è chiaro, solo della mia umile opinione da cui chiunque può dissentire.

Per la cronaca, la mia posizione sulla materia è di essere fermamente contrario a qualsiasi ipotesi che sia volta a chiedere la creazione o attivazione di centrali nucleari sul territorio italiano. Coerentemente con questa convinzione durante la discussione del punto in C.d.Z. 5 ho presentato un emendamento volto ad eliminare dalla mozione qualsiasi attinenza al nucleare. Superfluo dire che tale emendamento è stato bocciato dalla maggioranza.

Il C.d.Z. 5 ha quindi approvato la mozione grazie ai 21 voti favorevoli dei consiglieri del centrodestra (FI, AN, LN, UDC); nessun astenuto; e 4 voti contrari: Pavoni (U), Repossi (V), Garufi (PRC), Gandolfi (IdV). Gli altri consiglieri di centrosinistra erano usciti poco prima dall’aula contestando (giustamente) il fatto che il punto venisse discusso ormai al di fuori del tempo previsto per la seduta del C.d.Z. 5.

Luca Gandolfi

la maggioranza si occupa del nucleare invece che dei problemi concreti della Zona 5

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