Milanosud - Anno XI N° 9 - Settembre 2007 - pag. 6
Palestre e fitness, va benissimo, ma dove parcheggiare la bici?
Milano
è una delle città italiane con la maggiore concentrazione di palestre
per il fitness. La cultura della cura del benessere fisico e del proprio
corpo è sempre più diffusa e coinvolge un po’ tutte le fasce d’età.
Sorgono così palestre per tutti i gusti e tutte le tasche. Si va dalle piccole
palestre con l’essenziale per un allenamento con i pesi e le macchine cardio,
fino a mega centri con diverse sale per le varie tipologie di allenamento e
benessere.
Purtroppo
questa filosofia del benessere e della cultura fisica è spesso limitata
all’interno delle mura di queste palestre. Sono
infatti solo un numero esiguo quelle che hanno previsto uno spazio sicuro e
controllato ove poter eventualmente parcheggiare le biciclette. Eppure cosa
ci sarebbe di più benefico, oltre che coerente con la filosofia espressa poco
sopra, di recarsi in palestra in bici? Ma per poterlo fare bisognerebbe
garantire al ciclista di ritrovare il suo amato mezzo ecologico di locomozione
al termine degli allenamenti in palestra e non – come è capitato al
sottoscritto ormai qualche anno fa – di poter ammirare solo la catena
penzoloni tagliata di netto.
Invece
a Milano la stragrande maggioranza delle palestre, compresi molti dei
mega-centri del fitness, si preoccupano solo del benessere dei loro clienti
durante l’allenamento, dimenticandosi che esistono anche considerazioni legate
alla viabilità e ai parcheggi. Succede così che una percentuale troppo alta
dei frequentatori delle palestre vi si rechino usando l’auto, con un
conseguente aggravio del traffico e del problema parcheggi delle zone limitrofe.
Un problema che diviene sempre più significativo maggiori sono le dimensioni
della palestra e quindi il numero dei frequentatori.
Il
suggerimento che mi
sento di dare è quindi rivolto principalmente (ma non esclusivamente) ai grossi
centri del fitness, i quali oltre alle varie sale per l’allenamento dovrebbero
prevedere uno spazio chiuso e sorvegliato in cui i loro clienti che vogliano
seguire fino in fondo la filosofia del fitness possano lasciare con tutta
tranquillità la loro bicicletta durante le ore di allenamento.
In
questo modo si eviterebbero lunghe e snervanti perdite di tempo per trovare un
posto auto (oltre a evitare di creare ostilità con alcuni dei residenti delle
vie limitrofe che altrimenti vedrebbero aumentare i problemi per trovare
parcheggio); non si intaserebbero le strade migliorando la fluidità del
traffico con benefici per l’aria della nostra città; ma soprattutto si
potrebbe continuare a seguire la filosofia del fitness e del benessere fisico
anche al di fuori della palestra, con benefici che in questo caso avrebbero
ripercussioni positive anche sulla collettività.
Spero che questo mio breve scritto possa essere da stimolo a una riflessione sulla materia da parte dei gestori delle palestre esistenti. A quelle poche palestre che già da tempo hanno dimostrato questa sensibilità vanno i miei più sinceri complimenti.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5
Di Pietro Italia dei Valori
l titolo originale dell'articolo era:
La città delle palestre e del fitness, ma poche hanno il parcheggio per le bici
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