Milanosud - Anno IX N° 12 - Dicembre 2006 - pag. 8
In arrivo il Piano della Mobilità Ciclistica. Milano riprende a pedalare?
Abbiamo
appreso solo a novembre che il Comune di Milano sta predisponendo un Piano
della Mobilità Ciclistica che dovrebbe essere pronto entro la fine
dell’anno (quindi tra poco).
Le
linee di indirizzo di questo Piano erano state illustrate in una riunione di
Commissione Traffico, Mobilità, Ambiente del comune di Milano tenutasi alla
fine di settembre, ma noi le abbiamo apprese solo a metà novembre grazie a una
e-mail di CICLOBBY e della FIAB
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta).
In
quella sede l’Assessore al Traffico, Mobilità, Ambiente ha anche informato
che una volta pronto, il Piano della Mobilità Ciclistica verrà sottoposto alla
consultazione pubblica che non si limiterà solo ai settori comunali, ma
coinvolgerà anche i cittadini e le associazioni che da sempre si sono occupate
del tema.
Secondo
quanto abbiamo appreso, il Piano della Mobilità Ciclistica darà particolare
attenzione alla bici come prezioso mezzo di trasporto per la mobilità urbana,
proponendosi di incentivarne l’uso attraverso una serie di interventi sulla
rete ciclabile, sui posti per parcheggiare le biciclette, sulla segnaletica e
sulla comunicazione istituzionale.
L’Assessore
al Traffico, Mobilità, Ambiente ha anche sostenuto come quello della mobilità
ciclistica possa rivelarsi come un settore in cui vi sia la possibilità di fare
un saltò di qualità per Milano. Allo stesso tempo l’Assessore Croci ha anche
ammesso che (citiamo): “[…] dalle
ricognizioni effettuate, i 70 km di piste ciclabili dichiarati risultano solo
teorici, in quanto molti di essi sono scollegati o fuori norma”. Una
analisi della situazione esistente che CICLOBBY e FIAB hanno definito
intellettualmente onesta.
Ancora
più significativi appaiono gli obiettivi
che si è dichiarato di voler raggiungere: “[…]
mettere a norma i tratti esistenti, realizzare le connessioni mancanti,
estendere la rete ciclabile con una maglia continua in direzione concentrica e
radiale, portandola, nell'arco di cinque anni, a uno sviluppo complessivo di 120
km reali, pensati in continuità anche con la rete ciclabile provinciale.”
Certo,
per ora siamo solo sul piano delle parole, delle buone intenzioni e delle
promesse. Ma almeno sul piano teorico è giusto “dopo
un decennio di rapporti sterilmente conflittuali e di dialoghi tra sordi con
l'amministrazione comunale, riconoscere quelli che appaiono elementi di novità”
(come ricordano CICLOBBY e la FIAB).
Tutti
coloro i quali in questi anni si sono battuti per affermare una filosofia della
mobilità ciclabile possono accennare a un piccolo sorriso. È chiaro però che
di buoni propositi è pieno il mondo, pertanto la vera soddisfazione e il vero
“salto di qualità” aspettiamo di verificarlo nei fatti. Quei fatti che
vogliono dire vedere in concreto quali saranno i progetti contenuti in questo
Piano della Mobilità Ciclistica e quanti saranno i fondi stanziati a bilancio
per la sua realizzazione, a partire dal 2007.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5
Di Pietro Italia dei Valori
l titolo originale dell'articolo era:
In arrivo il Piano della Mobilità Ciclistica: un buon inizio ... ma noi aspettiamo i fatti
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