Milanosud - Anno IX  N° 6 - Giugno 2006 - pag. 7                             

Rumori e schiamazzi molesti in via Boeri e Aicardo, e nessuno interviene

Notti in bianco, che stress!

“Notti bianche”? No. Qui si parla di notti in bianco. Quelle che sono costretti a passare molti cittadini che abitano in via Boeri e via Aicardo da qualche mese a questa parte a causa del rumore provocato da alcuni gruppi di ragazzi che si ritrovano nei giardinetti posti tra le due vie.

Musica a palla, canti, tamburi suonati fino a notte inoltrata e grida. Parlano, cantano, bevono e si ubriacano. Il tutto inizia nelle ore della sera e si protrae a volte fino alle quattro o le cinque di notte. E mentre loro (i ragazzi) si divertono, i residenti dei palazzi vicino al parco sono esasperati: non ne possono più di passare le notti in bianco. Hanno fatto denuncie alle autorità competenti, raccolto firme e ogni altra possibile cosa pur di riuscire a liberasi di questo tormento.

Nell’ultimo Consiglio di Zona 5 della passata legislatura è stata presentata (primo firmatario ed estensore il consigliere Gandolfi) una istanza con richiesta di provvedimenti urgenti (PG. 371328/2006 del 13.04.2006), ma per il momento non sembra aver ricevuto l’attenzione che avrebbe meritato da parte dell’assessore competente e dalle altre autorità a cui era rivolta.

Il problema rischia di aggravarsi con l’arrivo della bella stagione e del caldo. Con le finestre aperte per la calura il rumore è destinato a disturbare ancora di più e a rendere insonni le notti dei residenti in via Boeri e via Aicardo. È indispensabile che le autorità preposte se ne occupino al più presto trovando una soluzione.

Nessuno vuole impedire ai ragazzi di divertirsi, ma bisogna che capiscano una regola fondamentale che sta alla base della pacifica convivenza tra persone civili: “la libertà di ciascuno finisce dove inizia quella degli altri”. Nel caso in questione, la libertà dei ragazzi di divertirsi finisce dove inizia il diritto dei residenti di poter dormire.

La soluzione? Se i ragazzi avessero un po’ di buon senso la adotterebbero di loro spontanea iniziativa: si sposterebbero in un altro luogo, lontano da abitazioni, in cui non danno fastidio a nessuno.

Ce l’avranno questo buon senso? Il loro persistere in quel luogo nonostante le vibrate proteste dei residenti sembrerebbe dare una risposta negativa. E se manca il buon senso, allora toccherà alle autorità preposte a garantire la quiete pubblica e intervenire, come del resto viene richiesto nell’istanza presentata in Consiglio di Zona.

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5

Di Pietro Italia dei Valori (indipendente) 

info@lucagandolfi.it

www.lucagandolfi.it

 

 

l titolo originale dell'articolo era:

Le notti in bianco di via Boeri e via Aicardo

 

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