Milanosud - Anno IX  N° 2 - Febbraio 2006 - pag. 7                             

I problemi denunciati e non risolti del nuovo quartiere nell'ex area OM

Ricordiamo ancora la serata del C.d.Z. 5 (di circa un anno fa) in cui l’Assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, G. Verga, aveva citato come esempio della riuscita dei Programmi di Recupero Urbano (P.R.U.) quello dell’ex area della OM compreso tra via Bazzi, viale Toscana, via Ripamonti e via Corrado il Salico.

Un intervento che denotava la mancanza di conoscenza dei problemi reali del territorio da parte dell’Assessore. Problemi che invece il centrosinistra aveva fatto emergere in una successiva istanza con richiesta di provvedimenti urgenti presentata in C.d.Z. 5 nel febbraio dello scorso anno (PG. 119060/2005) con allegata una cospicua documentazione fotografica. L’elenco dei problemi era assai lungo, come annunciava il titolo stesso: “[…] problematiche varie nei giardini e marciapiedi: panche scrostate, rete di recinzione divelta, lastroni sconnessi, mancanza di cestini per la raccolta dei rifiuti, veicoli sui marciapiedi”. All’interno dell’istanza entravamo nel dettaglio e la lista dei problemi si allungava.

Alcune delle questioni che ponevamo sono state risolte, altre invece sono rimaste intatte. Tanto è vero che sia in una Commissione di Zona che si era tenuta prima dell’estate, sia in una più recente riunione congiunta delle Commissioni Ambiente e Sicurezza di Zona che si è tenuta il 13 gennaio 2006, i cittadini presenti ci hanno segnalato tutta una serie di problematiche ancora esistenti.

Alcune parti del quartiere, secondo quanto ci hanno detto i cittadini, rimangono scarsamente illuminate e diventano quindi luogo in cui vengono facilmente svolte alcune attività malavitose.

Altra lamentela riguarda la pulizia del quartiere che è ritenuta assai scarsa: cartacce per terra, bottiglie in giro.

Sotto questo aspetto è stata inoltre sottolineata la scarsa civiltà dimostrata da alcuni di coloro che risiedono nel pensionato per studenti universitari di via Spadolini: lunghe file di carrelli del vicino supermercato abbandonati in strada; bottiglie rotte in giro; parcheggio selvaggio di motorini e altro ancora. E – si badi bene – stiamo parlando degli studenti che frequentano la tanto rinomata Università Bocconi, i manager del futuro! Viene da chiedersi in quale futuro andremo a finire se fra i manager del domani ci saranno anche questi barbari!

Ci è stato spiegato che in quello stabile risiedono soprattutto studenti stranieri che permangono in Italia solo pochi mesi ed è quindi, per varie ragioni, difficile gestirli. Sarà anche vero, ma un modo per responsabilizzarli ci dovrà pur essere, anche se rimangono pochi mesi e subito dopo vengono sostituiti da altri (e il problema si ricrea in continuazione).

Ci sono poi i disagi originati da alcuni dei frequentatori di una nota discoteca situata proprio vicino al quartiere: auto parcheggiate in modo selvaggio ovunque capita (anche sulle aiuole!), grida e schiamazzi di chi è uscito dal locale, bottiglie e altro abbandonato un po’ ovunque. Secondo quanto ci hanno spiegato i cittadini, il problema non è tanto il locale in sé, quanto quello che accade al di fuori, quando la gente è radunata in attesa di entrare o, peggio, dopo che ne è uscita a tarda notte.

A giugno/luglio era inoltre emerso il problema dell’irrigazione dei “parchi” (come vengono impropriamente definiti nella altisonante denominazione scelta dalla Giunta comunale) o, meglio, dei due giardinetti posti ai due lati del quartiere. I due nuovi giardinetti erano stati dotati di impianti di irrigazione automatica (meno male, verrebbe da dire), ma per una serie di circostanze questi impianti non erano funzionanti.

A questo riguardo nella seduta congiunta del 13 gennaio il Presidente della Commissione Ambiente informava (quasi vantandosene) che gli era stato comunicato dal Settore Parchi e Giardini che per la prossima estate vi sarebbe stata la presenza di un addetto all’irrigazione per quei “parchi”. Noi del centrosinistra gli abbiamo fatto presente quanto ci sembrasse assurdo che vi fosse bisogno di un addetto se vi era la presenza di un impianto di irrigazione automatica; era sufficiente impostare correttamente l’impianto affinché fosse in grado di funzionare. Altrimenti che “irrigazione automatica” sarebbe? 

Insomma, quello che emerge è un quadro abbastanza sconcertante, di un bel quartiere residenziale sorto da poco che si ritrova abbandonato al suo destino da chi ha amministrato la nostra città in questi anni.

Una dimostrazione in più – nel caso ce ne fosse ancora bisogno – che la Giunta Albertini (1 e 2) non è stata in grado neppure di fare quel minimo indispensabile che ci si aspetterebbe da “un buon amministratore di condominio”, figura al quale amava tanto fare riferimento proprio lui, Gabriele Albertini, Sindaco di Milano (ancora per poco!).

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)

info@lucagandolfi.it

 

 

l titolo originale dell'articolo era:

I problemi del quartiere di via Spadolini (ex area OM)

 

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