Milanosud - Anno VIII N° 7 - Luglio 2004 - pag. 5
Via Virgilio Ferrari: sale la velocità e sono bandite le biciclette
Nella
passata legislatura (aprile del 2000) avevamo presentato una interrogazione con
allegata una istanza con richiesta di provvedimenti urgenti sulla questione del
limite di velocità nelle vie Virgilio Ferrari e dei Missaglia.
L’interrogazione traeva spunto da un interessante articolo apparso nelle
pagine milanesi di Quattroruote (n° 534, da pag. 20 a 24) intitolato “La
Giunta dorme ma piglia pesci”.
La
nostra istanza constatava che il limite di velocità di 50 km/h esistente (ma
mai esplicitato da cartelli) appariva inadeguato alla struttura e alla tipologia
delle due strade di scorrimento.
Facendo
riferimento all’Art. 142 del Codice della Strada che prevede “[…]
la possibilità di elevare tale limite
fino a un massimo di 70 km/h per le strade urbane di scorrimento, previa
l’apposizione degli appositi segnali”, nell’istanza (Protocollo di
zona n° 1274), tra le altre cose, chiedevamo: “vista
la tipologia delle vie menzionate e della loro utenza, nonché lo scopo per le
quali sono nate (lo scorrimento veloce del traffico), auspichiamo
che il limite di velocità prescelto sia quello dei 70 km/h e che […] lo si adotti al più presto”.
Nonostante
l’istanza chiedesse l’adozione di provvedimenti
urgenti, ci sono voluti più di quattro anni per convincere l’assessore al
Traffico e Mobilità del Comune di Milano, G. Goggi, e i tecnici dei Settori del
Comune competenti per materia che la nostra richiesta era sensata. Ma alla fine
hanno dovuto ammettere che avevamo ragione e finalmente nell’aprile 2004 sono
comparsi in via Virgilio Ferrari dei
cartelli che indicano che il limite di
velocità è stato portato proprio a 70 km/h.
Tuttavia
è sorto un nuovo problema, poiché gli stessi cartelli indicano il divieto
di transito a carretti trainati da cavalli, carretti a mano e bici. Nessun
problema per quanto riguarda i primi due mezzi di locomozione, ma impedire il
transito alle bici in via Virgilio Ferrari crea un problema per tutti coloro
che, soprattutto nei week-end, percorrono sulle due ruote senza motore il lungo
viale, magari per andare a fare una gita a Chiaravalle.
Certo,
il divieto è comprensibile e giustificato da motivi di sicurezza per tutelare
gli stessi ciclisti, ma a questo punto il centrosinistra ha deciso di presentare
una nuova istanza (PG. 488812/2004 del 07.05.2004) rivolta all’Assessore al
Traffico e Mobilità in cui si chiede “di
prendere in seria considerazione la
proposta di studio e poi di realizzazione di una pista ciclabile in sede
riservata e protetta lungo tutta via Virgilio Ferrari e, visti i progetti
futuri per l’allargamento del tratto più esterno alla città di via
Ripamonti, il prolungamento di tale pista ciclabile fino a Chiaravalle; ovvero
lo studio e la realizzazione di una serie di percorsi ciclabili che raggiungano
il medesimo scopo”.
A
sostegno di tale proposta la considerazione che per molti versi via Virgilio
Ferrari è assimilabile a via dei Missaglia, ove è presente una pista ciclabile
in sede riservata e protetta, in alcuni tratti su ambo i lati della strada.
Speriamo che questa volta il buon senso prevalga in tempi più rapidi della precedente richiesta del centrosinistra. Insomma, che non ci vogliano altri quattro anni per constatare la bontà della nostra proposta.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)
l titolo originale dell'articolo era:
Via Virgilio Ferrari: ora si va a 70km/h ma è proibito il transito alle bici
Il CentroSinistra chiede che venga realizzata una pista ciclabile per consentire il transito delle bici in sicurezza.
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