Milanosud - Anno VIII N° 2 - Febbraio 2004 - pag. 6
Cronaca di una votazione semiseria in Consiglio di Zona
Scusate il ritardo! E la mozione viene bocciata
Ripartono
i lavori del C.d.Z. dopo le festività e proprio al primo punto in discussione
nella seduta del 15.01.2004 facciamo riferimento in questo breve articolo.
Il
punto riguardava la mozione proposta dal Presidente della Commissione Commercio,
Caime (FI), inerente una proposta di modifica del Regolamento delle Feste di
Via. In realtà, come lo stesso Caime ha spiegato, si trattava di una mozione
calata dall’alto e che, per questa ragione, il Presidente di Commissione
voleva che rimanesse immutata in tutti i suoi contenuti. Insomma, come si suol
dire, “blindata”. In pratica nessun suggerimento veniva tenuto in
considerazione, neppure il più sensato e costruttivo volto a migliorarne il
contenuto. Questo atteggiamento aveva portato ad un’accesa discussione nel
corso dell’ultimo Consiglio prima delle feste, il 18.12.2003, ed il punto era
stato lasciato in sospeso.
Il
nuovo anno iniziava quindi da dove era terminato quello vecchio, cioè dalla
votazione a questo punto. Il Presidente del C.d.Z. 5, Pessognelli (FI), si
affrettava a porre subito in votazione il punto, forse temendo di dover riaprire
una discussione che si era già rivelata lunga e complessa. La votazione
evidenziava alcune crepe all’interno della maggioranza con il voto contrario
del consigliere Revelli (FI) e l’astensione del capogruppo di AN, Rusconi.
L’opposizione votava compatta contro la proposta di delibera.
Il
risultato era di 16 favorevoli, 14 contrari e 1 astenuto. Per un solo voto la
mozione era passata! Approvata. Caime poteva tirare un sospiro di sollievo.
Il
Presidente del C.d.Z. 5 si accorgeva però di essersi dimenticato di nominare
gli scrutatori, cosa che avrebbe invalidato la votazione. Poneva quindi rimedio
all’inconveniente nominando i tre scrutatori (due per la maggioranza e uno di
minoranza) e ripetendo la votazione.
Nel
frattempo era sopraggiunta (in ritardo) la consigliera D’Ambrosio (AN). Un
voto in più per la maggioranza, si pensava. Invece no, nella nuova votazione la
consigliera di AN seguiva l’esempio del suo capogruppo astenendosi e mutando
clamorosamente l’esito della votazione. Veniva infatti a mancare quell’unico
voto di margine che aveva permesso pochi minuti prima alla mozione di passare.
Per essere approvata, infatti, sono necessari i voti della maggioranza dei
presenti (la metà, più uno), ma mentre i favorevoli rimanevano 16, ora la
somma dei contrari (14) e degli astenuti (2) diventava anch’essa 16. Parità,
e quindi mozione BOCCIATA!
Un
ennesimo esempio del modo approssimativo con cui questa maggioranza governa (si
fa per dire) la nostra zona.
Luca Gandolfi Consigliere
di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra) l titolo originale dell'articolo era:
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C.d.Z. 5 approvata ... anzi no