Milanosud - Anno VII N° 11 - Dicembre 2003 - pag. 6
Difendersi dal rumore: non è facile
Il
rumore e il disturbo che ne deriva è un problema che bene o male ha toccato
ognuno di noi. Chi di noi non ha avuto a che fare almeno una volta nella vita
con il rumore provocato dal vicino che tiene la televisione troppo alta o che fa
delle feste con gli amici fino a notte inoltrata, o dai lavori di
ristrutturazione di un appartamento fatti la domenica mattina. Oppure al
fastidio provocato da un ascensore troppo rumoroso; o all’esasperazione a cui
portano i rumori dei cantieri stradali (basta pensare ai lavori di piazza Maggi
o della Metrotranvia Sud); fino a giungere alla disperazione di coloro che
abitano nelle vicinanze di un aereoporto e che non ne possono più del rumore
del decollo degli aerei. In tutti questi casi di solito non si sa cosa fare, chi
chiamare.
La
Commissione Ambiente della Zona 5 ha cercato di approfondire la conoscenza del
problema chiamando un esperto, l’ing. Campolongo, Professore al Politecnico di
Milano ed anche Presidente nazionale dell’Associazione “Missione Rumore” (www.missionerumore.it).
Ne
è emersa una riunione estremamente interessante a cui purtroppo erano presenti
pochi cittadini, segno che non è stata fatta da parte del Presidente della
Commissione una adeguata pubblicizzazione dell’evento, come del resto era già
accaduto per la Commissione Casa.
Come
abbiamo detto, la riunione si è rivelata estremamente interessante e ne è
emersa una situazione legislativa e operativa ricca di pecche e contraddizioni.
Iniziamo da chi bisogna chiamare in caso di disturbo da rumore.
La
prima domanda che ci si pone, di solito, è chi chiamare. È stato spiegato che
nel caso in cui siano necessari dei rilievi fonometrici, l’istituzione
competente è il Settore Ambiente del Comune oppure l’A.S.L. o l’A.R.P.A.;
il cittadino disturbato dal rumore, però, non può più rivolgersi direttamente
alla A.S.L. o all’A.R.P.A. poiché deve essere il Comune competente a
richiedere tale intervento. Il problema però si complica, perché nella maggior
parte dei casi le problematiche legate al disturbo da rumore si verificano di
notte, quando gli uffici del comune sono chiusi. Giunti a questo punto si può
provare a chiamare la Polizia Municipale, la quale ha solo quattro agenti per
tutta Milano in grado di eseguire le misurazioni col fonometro (e di certo non
sempre tutti in servizio di notte). Il risultato è che la maggior parte delle
20.000 richieste di intervento che giungono ai vari enti o istituzioni ogni anno
rimangono inevase.
Se
dal punto di vista pratico/organizzativo la situazione è a dir poco tragica,
quella legislativa presenta anch’essa una serie di problemi. Primo fra tutti
quello che l’ing. Campolongo definisce come “il condono acustico” e che è
stato provocato dal D.P.C.M. del 14/11/1997 con l’introduzione del limite di
“accettabilità ambientale” che viene applicato nelle misurazioni compiute
dalla ASL o dall’ARPA, e che prevede la misurazione del valore medio, privando
di fatto tali misurazioni di una reale efficacia. Viceversa le misurazioni
compiute dai Tribunali vengono fatte basandosi sul “rumore di fondo”. La
differenza tra i due tipi di misurazioni è notevole – come ha spiegato
l’ing. Campolongo – e a fronte del medesimo rumore la A.L.S. e l’A.R.P.A.
lo possono ritenere “accettabile”, mentre il Tribunale lo può dichiarare
“non tollerabile” e procedere di conseguenza. Insomma, lo stesso rumore, ma
due pesi e due misure.
La
giurisprudenza che riguarda le cause legate al problema del rumore ha dimostrato
che di solito sono quattro i tipi di danni di cui si chiede di essere risarciti:
1) danno patrimoniale, se ad esempio a causa di un rumore un’abitazione perde
di valore; 2) danno morale; 3) danno biologico, difficile da ottenere poichè
non è sempre possibile provare il rapporto causa-effetto; 4) danno
esistenziale.
Dal
dibattito sono emerse poi una serie di domande. A chi chiedeva cosa si potesse
fare nei confronti dei rumorosi cantieri stradali, è stato spiegato che
l’Art. 6 della Legge n° 447/1995 attribuisce al Sindaco la facoltà di deroga
alle normative vigenti sul rumore, in virtù di un interesse pubblico prevalente
che consiste nella costruzione delle opere pubbliche programmate.
Un
altro punto interessante è l’Art. 12 della Legge n° 447/1995 che stabilisce
il divieto ai concessionari pubblici o privati di radio e televisioni “di
trasmettere sigle e messaggi pubblicitari con potenza sonora superiore a quella
ordinaria dei programmi”. Una norma che viene quotidianamente e
costantemente ignorata dalle varie emittenti televisive, come ognuno di noi ben
sa. Probabilmente perché le sanzioni in cui incorrono i trasgressori sono
insignificanti se paragonate ai benefici economici che gli stessi ne traggono.
Un
problema, quello del disturbo da rumore, estremamente complesso che meriterebbe
un ulteriore approfondimento, magari non solo da parte del C.d.Z. 5, ma che
necessiterebbe anche una maggiore attenzione da parte del legislatore affinchè
le misurazioni possano essere realmente efficaci, le sanzioni adeguate e dotare
i comuni di strutture in grado di compiere le misurazion necessarie anche e
soprattutto negli orari notturni.
Luca Gandolfi
Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)
"Missione Rumore" Associazione
Italiana per la difesa dal rumore “Missione Rumore”
è un’associazione fondata nel 1996 da cittadini disturbati dal rumore
che non hanno trovato tutela nella pubblica amministrazione. Gli Esperti
dell’associazione sono consulenti in acustica e avvocati, specialisti di
vertenze giudiziarie in materia di immissioni di rumore nelle abitazioni. Missione Rumore si occupa del problema del rumore nelle abitazioni
provocato dalla maleducazione della famiglia vicina di casa, da musica di
discoteche, vociare da bar e ristoranti, impianti condominiali
(condizionatori d’aria, centrali termiche, idrosanitari, ascensori),
attività artigianali e industriali, e molto altro ancora. Come ogni
associazione, Missione Rumore è senza fine di lucro e si sostiene
soltanto con le quote associative annue. Per
maggiori informazioni potete visitare il sito www.missionerumore.it o
contattare l’associazione a uno dei seguenti recapiti. E-mail: segreteria@missionerumore.it
Tel.
02-29.419.090 |
l titolo originale dell'articolo era:
Rumore: che cosa si può fare?
L'Associazione
Missione Rumore ha tenuto un interessante incontro in Zona 5 per spiegare la
problematica del rumore.