Ne avevamo già parlato Milanosud di febbraio 2003, denunciando le proposte di aumento delle tariffe degli impianti sportivi comunali che la Giunta voleva proporre. E si trattava di aumenti davvero impressionanti.

Avevamo sperato che il buon senso potesse improvvisamente illuminare questa Giunta ed indurla in un ripensamento dell’intero tariffario. Purtroppo si trattava di speranze vane.

Nel C.d.Z. 5 del 13/03/2003, infatti, venivamo informati che era stata consegnata al tavolo della presidenza una documentazione più recente, avente per oggetto "Approvazione tariffe e modalità di utilizzo degli Impianti Sportivi Comunali" (PG. 337.505/2003 del 13/02/2003).

Rispetto alla proposta precedente c’è stato, è vero, qualche lieve ritocco, ma nella maggior parte dei casi si è trattato di arrotondamenti (in eccesso, ovviamente!).

In questo caso però si sono guardati bene dal mettere a confronto diretto le nuove tariffe con quelle vigenti fino a quel momento, rendendo così più laborioso verificare gli esorbitanti aumenti approvati.

Nel testo della delibera sono anche previste delle agevolazioni per alcune categorie di utenza (ad esempio ragazzi, anziani, disabili, Cral aziendali), o prezzi speciali per le famiglie. Viene istituito il "Biglietto Famiglia" che assume la forma di un abbonamento per le discipline di atletica leggera e nuoto al prezzo di 25,00 euro per 11 ingressi diurni, purché vi sia l’acquisto contemporaneo di almeno tre abbonamenti per nucleo famigliare.

Per quanto concerne le agevolazioni, nel caso della LIBERA UTENZA abbiamo, ad esempio, delle riduzione del 15% per le seguenti tipologie di utenti: 1) ragazzi fino a 12 anni d’età; 2) anziani con più di 60 anni; 3) disabili; 4) militari. Tali riduzioni si applicano solo per il tennis, l’atletica leggera e il nuoto.

Se però andiamo a vedere nella disciplina dell’atletica leggera la voce "oraria diurna per gare e manifestazioni: Società non affiliate (esclusa Arena)" scopriamo che si è passati dagli attuali 11,50 euro, passando dai 37,20 euro della prima proposta (+ 223%), all’arrotondamento finale di 40,00 euro, con un aumento del 248% rispetto alla tariffa originale. Insomma, è vero che c’è un’agevolazione del 15%, ma è anche vero che vi è stato un aumento del 248% (le cifre si commentano da sole). E non è certo l’unico caso.

Questi aumenti sono purtroppo la negazione di quanto si dice nei discorsi di principio enunciati nella relazione della delibera stessa (citiamo): "[…] è compito dell’Amministrazione Comunale, in considerazione dell’alto valore sociale dello sport, promuovere e sostenere la pratica diffusa dell’attività sportiva, attraverso una politica attiva di sostegno, anche finanziario, a favore dei soggetti preposti istituzionalmente alla promozione dello sport ad ogni livello (di base, amatoriale, agonistico); la Società Milanosport s.p.a., che gestisce gli impianti sportivi per conto del Comune, garantisce la calmierazione dei prezzi e tariffe agevolate, per favorire la diffusione dello sport in città quale efficace strumento di prevenzione, socialità e salute […]" .

Parole molto belle, ma del tutto in contrasto con quanto poi emerge degli aumenti proposti dall’Assessore allo Sport del Comune di Milano, Aldo Brandirali (FI), e sostenuto dalla Giunta Alberini.

Speriamo che l’Assessore abbia il coraggio di venire a spiegare (se ci riesce) la sua posizione in Consiglio di Zona 5, come richiesto ufficialmente con la richiesta di C.d.Z. 5 straordinario sottoscritta dai consiglieri del centrosinistra e delle opposizioni. Noi lo aspettiamo. E l’attendono con ansia anche le società sportive, e tutti quei cittadini che amano lo sport e si aspetterebbero (e meriterebbero) da chi li amministra delle proposte ben diverse.

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