Milanosud - Anno VII  N° 04 - Aprile 2003 - pag. 13                             

É necessario un intervento urgente è per risanare un ambiente diventato un "bagno pubblico" abusivo

IL PIAZZALE DI BOIFAVA

TRA ABBANDONO E DEGRADO 

Chi abita nei pressi del piazzale di via Boifava conosce fin troppo bene i problemi che ci sono, ma forse gli altri cittadini della Zona 5 non hanno ben chiaro l'abbandono e il degrado che affligge questa parte di Milano e che si aggrava di anno in anno.

A beneficio di questi ultimi cercheremo di fare un quadro della situazione esistente. Innanzitutto chiariamo che stiamo parlando del piazzale di via Boifava 17, proprio di fronte al Centro Civico della ex Zona 15 ed alla Biblioteca Boifava (chiusa da qualche mese e che dovrebbe riaprire verso la fine di marzo). La struttura architettonica della piazza, soprelevata rispetto alla via Boifava, isolata e poco visibile, la rende un luogo già di per sé abbastanza problematico e un habitat ideale per lo svolgersi di attività criminose quali lo spaccio di droga.

Circa otto anni fa qualcuno ha avuto la "brillante" idea di dislocare in questo piazzale (all'epoca si diceva "solo temporaneamente") il Se.R.T., cioè il Servizio Recupero Tossicodipendenti, che svolge un compito certamente indispensabile ed importante, ma che in gran parte viene reso vano dalla localizzazione scelta per questo servizio. Da anni si cerca di trovare una sede diversa dove spostare il Se.R.T. di via Boifava. Molti ci hanno provato e ci stanno ancora provando, purtroppo però senza riuscirci.

L'unica certezza è che oggi questo luogo è diventato dominio incontrastato dei tossicodipendenti che si riuniscono sul piazzale per bersi qualche birra, prima di spostarsi negli anfratti limitrofi per bucarsi. A pochi metri di distanza dal piazzale di via Boifava c'è una viuzza che emana un odore nauseabondo poiché viene utilizzata sia come "bagno pubblico" (orinatoio e cagatoio) sia dai drogati per bucarsi. Lo spettacolo è quello di una serie di "torte con le candeline", in realtà si tratta di deiezioni umane con infilate sopra le siringhe usate (vedi foto scattate dal consigliere Gandolfi il 07/03/2003). Le condizioni igieniche sono drammatiche e rappresentano una vera vergogna per una città come Milano.

I negozi, una volta presenti sul piazzale, sono ormai tutti chiusi: una serie infinita di saracinesche abbassate. Anche le Poste se ne sono andate. Non ci si può certo aspettare miracoli dalla prossima riapertura del Teatro Ringhiera dopo anni di chiusura per problemi di inagibilità. Il piazzale sembra essere stato abbandonato al suo triste destino.

La problematica dell'abbandono e del degrado del piazzale di via Boifava è tristemente nota al Consiglio di Zona 5. Molte sono già state in passato le interrogazioni e le mozioni che se ne sono occupate. Purtroppo però la situazione continua a rimanere drammatica.

Nel C.d.Z. 5 del 13/03/2003 il CentroSinistra ha presentato una istanza con richiesta di provvedimenti urgenti (con allegata documentazione fotografica) per denunciare ancora una volta le pessime condizioni di abbandono e di degrado in cui si trova questo piazzale, chiedendo nell'immediato almeno il ripristino delle condizioni igieniche del vialetto divenuto "bagno pubblico" e di provvedere ad organizzare una periodica e frequente pulizia di tale spazio. Nella stessa istanza si invita tutte le autorità competenti ad "affrontare in modo organico e concreto le problematiche del piazzale di via Boifava".

Speriamo che serva a risvegliare l'attenzione di coloro che hanno, per ruolo istituzionale, il potere per fare qualcosa. E che lo facciano!

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5 (indipendente di CenstroSinistra)

luca.gandolfi@tiscali.it

 

  

Il titolo originale dell'articolo era:

Piazzale di via Boifava

ABBANDONO E DEGRADO  

In un sopralluogo fatto il 7 marzo il consigliere Gandolfi ha constatato il degrado e le pessime condizioni igieniche nei pressi del piazzale.