Milanosud - Anno VII  N° 02 - Febbraio 2003 - pag. 15                             

GUARDIE ECOLOGICHE: 

UN LAVORO FANTASMA

Nelle pagine dedicate a Milano del Corriere della Sera del 12/10/2002 era apparsa una lettera di alcuni Ausiliari della Sosta con la quale chiedevano migliori trattamenti economici rispetto agli attuali 800 euro per i full-time e i 500 euro per i part-time (18 ore settimanali) in considerazione delle cospicue entrate che portano ogni anno alle casse cittadine, pari a circa 20.480.000 euro (quasi 40 miliardi delle vecchie lire).

Senza nulla togliere alle legittime rivendicazioni degli Ausiliari, viene naturale chiedersi cosa dovrebbero dire le Guardie Ecologiche che eseguono volontariamente un compito similare senza neppure vedersi rimborsate le spese che sostengono in prima persona per ovviare ai pochi mezzi e strumenti messi a loro disposizione da un'amministrazione (Giunta Albertini) evidentemente poco interessata alle problematiche dell'ambiente.

Questo stato di cose mortifica e scoraggia chi volontariamente svolge il compito di Guardia Ecologica. A volte ciò è all'origine di una riduzione della disponibilità di tempo che i volontari dedicano a tale compito, in alcuni casi anche al di sotto delle 14 ore che ciascuna G.E.V. dovrebbe garantire in un mese, fino addirittura all'abbandono totale dell'attività sebbene spesso anche queste persone rimangano nominalmente delle G.E.V.: è il cosiddetto fenomeno delle "G.E.V. fantasma" (totali o parziali). Come è ovvio, ciò costituisce una grave perdita per le G.E.V. che eroicamente continuano a svolgere a pieno il loro servizio e comporta anche una serie di problematiche organizzative ed operative come, ad esempio, il fatto che troppo spesso le G.E.V. si trovino a dover andare in servizio da sole, e non in coppia come sarebbe previsto, aumentando così i rischi che devono affrontare. E non sono pochi.

Vogliamo fornire alcuni dati che chiariscono meglio quanto detto fin qui. In tutta Milano ci sono circa 350 G.E.V., un numero che comprende però anche le "aspiranti G.E.V.", cioè coloro che diventeranno G.E.V. a pieno titolo solo dopo un corso di sei mesi, ad un esame finale e ad almeno 30 ore di affiancamento in servizio alle G.E.V. esperte.

Le G.E.V. del Gruppo 5 (cioè quelle operanti sul vasto territorio della Zona 5) sono 26, di cui 13 esperte e 13 aspiranti. Durante il periodo di formazione e di affiancamento alle G.E.V. esperte, due degli aspiranti hanno già rinunciato, riducendo l'organico a 24. Delle 13 esperte, invece, solo 10 operano effettivamente sul territorio, perché tre hanno di fatto abbandonato del tutto o in gran parte la loro attività (ben al di sotto delle 14 ore mensili), entrando a far parte delle cosiddette "G.E.V. fantasma".

Nonostante i cronici problemi di organico e gli scarsi mezzi messi a loro disposizione dall'amministrazione, le eroiche G.E.V. (è proprio il caso di dirlo!) riescono comunque a produrre una lunga serie di importanti risultati che vanno dai più di 150 rapporti di servizio dal 1992 ad oggi, al costante monitoraggio delle aree soggette a scarico abusivo con le relative richieste di intervento inoltrate all'AMSA e le eventuali sanzioni amministrative ai colpevoli quelle rare volte che si riesce a coglierli sul fatto.

Proprio in considerazione di quanto detto fin qui, sembrerebbe giusto che venisse finalmente riconosciuta fino in fondo l'importanza dell'attività svolta dalle Guardie Ecologiche conferendo loro pari dignità rispetto agli Ausiliari della Sosta. Questa proposta è stata fatta verbalmente durante la Commissione Ambiente della Zona 5 del 15 ottobre dal consigliere Gandolfi (DS), appoggiata da altri consiglieri del CentroSinistra presenti ed ha subito trovato la condivisione da parte anche delle forze di maggioranza. La proposta è poi stata presentata in forma scritta nel C.d.Z. 5 del 31/10/2002 dal consigliere Gandolfi (DS) (estensore e primo firmatario) e sottoscritta dai consiglieri De Allegri (DS), Detti (Verdi), Berti (PRC), Pioli (LDP).

L'argomento è stato posto all'O.d.G. della Commissione Ambiente che si è svolta il 27 novembre. La discussione è ancora aperta e si sta cercando di concordare un testo comune tra le diverse componenti politiche del C.d.Z. 5, maggioranza e opposizione, sebbene sulla proposta ci sia anche qualche dissenso trasversale.

Non vogliamo però creare false speranze o illusioni: il consiglio di zona non ha un potere decisionale in merito. Quello che il C.d.Z. 5 può fare è assumere una posizione politica forte che funga da proposta per un ragionamento a quei livelli istituzionali - Stato, Regione e Comune - che invece hanno la competenza legislativa sulla materia.

Con un corpo professionale di Guardie Ecologiche ben organizzato, con maggiori poteri, con organico proporzionato ai compiti che devono svolgere, dotato dell'idonea strumentazione, anche le Guardie Ecologiche potrebbero fornire alle casse comunali maggiori entrate economiche, oltre ad un risultato dal nostro punto di vista ben più importante: una accresciuta possibilità di tutelare l'ambiente!

Luca Gandolfi

Consigliere DS di Zona 5 (*)

luca.gandolfi@dsmilano.it 

 

(*) L'articolo è stato consegnato alla redazione prima che venisse resa pubblica la decisione di continuare il mandato come indipendente di CenstroSinistra, pertanto è da ritenersi scritto ancora come un consigliere dei DS. 

 

DOTAZIONI INSUFFICIENTI - Le G.E.V. del Gruppo 5 (e non solo loro) non hanno una dotazione sufficiente di radiotelefoni e quelli che ci sono funzionano male o non funzionano del tutto. Per questa ragione le G.E.V. sono spesso costrette ad utilizzare il loro cellulare personale per le comunicazioni di servizio, senza ovviamente che nessuno gli rimborsi le telefonate. Questo è solo uno dei tanti esempi possibili delle scarse o scadenti dotazioni fornite alle G.E.V. da questa amministrazione.

 

LE COMPETENZE DELLE G.E.V. - In base a quanto stabilito dalle norme vigenti ed in particolare dalla Legge Regionale n° 105 del 29/12/1980 e la L.R. n° 90 del 05/12/1983; dalla deliberazione della Giunta Comunale n° 3144 del 30/06/1992; la Legge dello Stato n° 689 del 24/11/1981; le Guardie Ecologiche Volontarie hanno il compito di accertare e sanzionare le violazioni alle norme previste dal Regolamento d'uso del Verde e dal Regolamento per la disciplina dello smaltimento dei rifiuti del Comune di Milano.

 

Smaltimento dei rifiuti ingombranti: 

numero verde 800-33.22.99

Se le G.E.V. e la P.M. hanno il compito di far rispettare le regole ed eventualmente sanzionare i trasgressori, molto possono fare i cittadini adottando una serie di comportamenti corretti volti ad un maggior rispetto e tutela dell'ambiente e del verde. Vediamoli in sintesi una serie di indicazioni utili che sono anche contenute in un volantino multilingue approvato dal C.d.Z. 5 nella seduta del 12/12/2002.

 

NUMERO VERDE - Chiamando il numero verde gratuito 800-33.22.99 dell'AMSA (da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 20.00 e il sabato dalle 7.30 alle 15.30) è possibile prendere accordi per stabilire il giorno in cui gli addetti dell'AMSA passeranno per ritirare i materiali da smaltire (mobili usati, frigoriferi, materassi, ecc.) che dovranno essere esposti solo il giorno stabilito e nel luogo concordato. Lo stesso numero verde può essere utilizzato dai cittadini per segnalare la presenza di materiali scaricati abusivamente da sconosciuti, affinché gli stessi vengano rimossi.

 

RICICLERIE - Esistono inoltre a Milano una serie di "Riciclerie", cioè di aree attrezzate per la raccolta differenziata gratuita di materiali riciclabili, rifiuti voluminosi ed inerti (macerie e simili), oltre che di rifiuti urbani pericolosi (vernici, tubi al neon, siringhe, batterie auto, toner, ecc.). Le riciclerie si trovano in via Ogliettina 35, in via Barzaghi 14, in via Corelli 37/2, in piazza delle Milizie 1/1, in via Pedroni 40/1 e sono aperte con orario continuato dal lunedì al sabato (compreso) dalle 8.00 alle 19.00 e nella maggior parte di casi anche alla domenica dalle 8.00 alle 15.00.

 

I DIVIETI - Le Leggi e i Regolamenti vigenti vietano di abbandonare rifiuti di qualsiasi genere lungo i marciapiedi e in altri punti non autorizzati. Chi viola tali norme può essere sanzionato o anche, nei casi più gravi, perseguito penalmente.

Nei parchi e giardini è vietato accendere fuochi, anche se si tratta di griglie, barbecue o simili; è vietato danneggiare le piante, gli arbusti, le strutture e la segnaletica; è vietato circolare sul verde con i mezzi a motore; al di fuori delle aree per cani è obbligatorio raccogliere le deiezioni ed è vietato condurre i cani senza guinzaglio. In ogni caso è obbligatorio (oltre a essere segno di buona educazione e di civiltà) lasciare l'area pulita.

A cura di Luca Gandolfi in collaborazione con le G.E.V. Gruppo 5

 

N.B.  Nella stessa pagina di Milanosud appare anche un aricolo intitolato "DISCARICHE ABUSIVE IN AUMENTO". Per correttezza tengo a precisare che tale pezzo NON è stato scritto dal sottoscritto

 

Il titolo originale dell'articolo era:

Pari dignità tra Ausiliari della Sosta e Guardie Ecologiche