Milanosud - Anno IV  N° 8 - Settembre 2000

pag. 11

Contrasti in Consiglio di Zona sugli studi di fattibilità dei percorsi per le biciclette

Piste ciclabili: che almeno se ne discuta!

Piste ciclabili in Zona 5. Ne avevamo già parlato sul numero di giugno di Milanosud (a pag. 8). Torniamo sull'argomento per aggiornare i cittadini su cosa è accaduto nel frattempo.

Dopo le numerose Interrogazioni, Istanze, Mozioni, Proposte di Delibere al Consiglio Comunale presentate dal CentroSinistra, la maggioranza di CentroDestra si è vista costretta a convocare una Commissione congiunta T.T.V. e Urbanistica in cui fosse posto all'O.d.G. l'argomento delle piste ciclabili che si è svolta il 23 giugno 2000.

Prima però di arrivare a tale Commissione vi era stata, durante il Consiglio di Zona 5 del 29 maggio 2000, la discussione di una Proposta di Deliberazione al Consiglio Comunale di Milano (secondo quanto previsto dall'Art. 31 del Regolamento del decentramento Territoriale) presentata dal CentroSinistra e con oggetto: "Proposta di studio per nuove piste ciclabili in Zona 5" (Prot. di Zona N° 1791/2000).

In essa il CentroSinistra chiedeva semplicemente che fossero "poste allo studio nuove piste ciclabili per la Zona 5".

Il testo di tale proposta proseguiva poi dicendo: "In particolare suggeriamo che vengano prese in considerazione a questo scopo le seguenti vie che ci appaiono idonee ad ospitarle senza particolari difficoltà: a) Via Virgilio Ferrari e il suo proseguimento lineare in via Ripamonti fino a Noverasco; b) P.za Abbiategrasso, Via Medeghino, piazza Agrippa, via Valla, via Lampedusa, via Bazzi; c) La circonvallazione che passa per v.le Liguria, v.le Tibaldi, v.le Toscana, v.le Isonzo; d) Altre vie che vengano ritenute idonee allo scopo dell'inserimento delle piste ciclabili."

Infine, si auspicava che la tipologia di pista ciclabile posta allo studio fosse una delle seguenti: a) pista ciclabile in sede riservata su marciapiede; b) pista ciclabile in sede propria (vedi i disegni tratti da una relazione del Centro Studi PIM).

La proposta del CentroSinistra è stata bocciata: gli unici voti a favore sono stati quelli dei Consiglieri del CentroSinistra presenti.

Dopo meno di un mese da quel Consiglio eccoci di nuovo a parlare di piste ciclabili in Commissione.

Stendiamo un velo pietoso sul modo approssimativo e superficiale con cui i due presidenti di Commissione T.T.V. e Urbanistica hanno istruito l’unico punto posto all’O.d.G.: per loro stessa ammissione collegandosi ad Internet il mattino stesso e cercando "piste ciclabili". Nulla hanno chiesto al Comune o agli organi tecnici che per conto del Comune svolgono gli studi sull’argomento.

Per fortuna i consiglieri DS presenti erano ben documentati con tutta una serie di carte che si erano procurati da tempo richiedendole al Centro Studi P.I.M. (che si occupa di progettare piste ciclabili per conto del Comune di Milano, ma anche per la Provincia e per la Regione Lombardia) e che mostrano quali progetti sono da tempo pronti sulla carta, in attesa di venire realizzati.

Alla fine della discussione le due Commissioni congiunte hanno partorito una "Proposta di studio di fattibilità per le piste ciclabili in Zona 5" all’interno della quale erano anche indicate alcune "macro aree" (così le hanno volute definire i due Presidenti di Commissione) in cui chiedere lo studio di piste ciclabili.

Forti resistenze sono state fatte dai due Presidenti di Commissione alla richiesta dei Consiglieri di Zona DS presenti di inserire nella proposta anche la richiesta di attuazione dei progetti di piste ciclabili già esistenti affinché il Consiglio di Zona 5 le potesse deliberare.

La scusa addotta a tale rifiuto è stata "sono progetti vecchi, non più attuabili". Le carte consultate erano datate luglio 1999! Meno di un anno! Troppo vecchie? Forse anche gli studi che richiederà la Zona 5 quando saranno pronti saranno definiti "troppo vecchi"!

Il timore del CentroSinistra - viste anche le esperienze passate (vedi la riunione di Commissione del 28/09/1999 di cui si diceva nell’articolo di giugno) - è che questa sia una mossa del CentroDestra che ha come unico scopo quello di prendere tempo.

Del resto che le piste ciclabili non facciano parte degli interessi del CentroDestra è stato ampiamente dimostrato dal modo in cui il Presidente della Commissione T.T.V. di Zona 5 Fabio RUGGINENTI ha "risposto" alle interrogazioni presentate dai DS su tale argomento (Prot. N° 1203 e 1204 del 31/03/2000).

Invece di rispondere alle domande che gli venivano poste nelle Interrogazioni sopra menzionate, il Presidente della Commissione T.T.V. ha "risposto" a una Mozione presentata dal CentroSinistra (Prot. N° 3202 del 05/11/1999)!

Come è noto a tutti - ad eccezione forse di Rugginenti - le Mozioni si dibattono in Consiglio (magari dopo averle istruite in Commissione), se il caso le si emenda, ed alla fine le si vota.

Tutto si può fare con una Mozione, tranne che "rispondere"!

Le risposte vanno invece date alle domande poste all’interno delle Interrogazioni, dopo averle lette attentamente.

Evidentemente il Presidente della Commissione T.T.V. è talmente poco interessato all’argomento delle piste ciclabili che quando trova tali parole scritte su un foglio non vede l’ora di liberarsene.

Credo che questo episodio sia emblematico sia dello scarso interesse del CentroDestra per le piste ciclabili; sia della scarsa abitudine che alcuni Presidenti delle Commissioni di Zona 5 hanno nel rispondere alle Interrogazioni che vengono loro rivolte: bisogna infatti aspettare dei mesi, per ricevere poi delle risposte che spesso - come in questo caso - si rivelano insoddisfacenti.

Concludiamo con la speranza che oltre alla proposta di uno "studio di fattibilità", un giorno queste benedette piste ciclabili qualcuno si decida a realizzarle!

Luca Gandolfi

Consigliere di Zona 5 - Gruppo DS

 

I pedoni possono utilizzare il tracciato di una pista ciclabile?

La risposta è NO, ma in parte dipende dal tipo di pista ciclabile.

L’unico caso in cui un pedone può camminare al fianco di un ciclista in prossimità di una pista ciclabile è quando la pista ciclabile è "in sede riservata sul marciapiede". Ma anche in questo caso il pedone non deve invadere il tracciato riservato alle bici ed indicato da una linea tracciata sul marciapiede.

Quando la pista ciclabile è "in sede propria" (per intenderci: è il caso di quella esistente in via dei Missaglia) solo i ciclisti possono transitarvi; ai pedoni infatti sono forniti percorsi alternativi (nel caso di via dei Missaglia in alcuni tratti addirittura due marciapiedi!).

L. G.

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