Milanosud - Anno IV  N° 3 - Marzo 2000

pag. 10

Un quartiere che non può vivere solo di promesse

E lo Stadera continua ad aspettare

Cosa succede allo Stadera in attesa che arrivi il P.R.U.?

Cosa stanno facendo il Comune di Milano, la Regione Lombardia e l’A.L.E.R. per risolvere i numerosi problemi di degrado abitativo e sociale di questo quartiere?

Le risposte a queste domande le stiamo aspettando ormai da troppo tempo e i problemi rimangono.

La data di inizio lavori del Programma di Recupero Urbano (P.R.U.) rimane una incognita e viene continuamente spostata in là nel tempo. In questo momento si dice che i lavori dovrebbero iniziare prima del 2001 e durare circa 5 anni. Vedremo!

Nel frattempo i problemi sono sempre lì: irrisolti.

Per quanto riguarda il degrado abitativo si va dall’ormai annosa questione degli ascensori nuovi fermi in attesa di collaudo; alle caselle della posta scardinate e appoggiate alla meglio ai muri; ai citofoni non funzionanti e in alcuni casi inesistenti; agli appartamenti in cui sono stati iniziati dei lavori, poi sospesi, lasciando gli inquilini con buchi nelle pareti (da cui entrano gli scarafaggi); a lavori compiuti in modo indecente (tubi del gas che passano tra uno scalino e l’altro); e tanto altro ancora.

Ci sono poi tutte le problematiche legate al degrado sociale e alla sicurezza: spaccio di droga; prostituzione; e tutti quei fenomeni di criminalità diffusa che colpiscono direttamente i cittadini del quartiere.

Ripetiamo ancora la domanda: cosa stanno facendo il Comune di Milano, la Regione Lombardia e l’A.L.E.R.?

La Regione Lombardia sembra molto lontana da queste realtà e per quanto le compete ha dimostrato delle lentezze difficilmente giustificabili.

Il Comune di Milano ha avuto l’infelice idea di vendere a dei privati lo stabile di via Momigliano che, oltre a essere parte integrante del PRU Stadera, aveva l’importante funzione (con i suoi 143 mini alloggi) di consentire il trasferimento al suo interno degli inquilini dello Stadera durante i lavori di ristrutturazione previsti dal PRU.

Un grave passo falso del Comune che in questo modo perde i 10 miliardi di finanziamento già stanziati dallo Stato e dalla Regione per ristrutturare il residence.

Dal canto suo l’Assessore alla Sicurezza, al Decentramento e alle Periferie Paolo DEL DEBBIO sembra aver alzato bandiera bianca. Ha infatti chiuso il suo ufficio decentrato di via Palmieri 8 (nel quale lo si vedeva molto di rado) lasciando il posto allo "Sportello Stadera e Spaventa" dell’ALER inaugurato il 16/12/1999. Speriamo che l’ALER sia capace di maggiore efficacia dell’Assessore DEL DEBBIO nel rispondere alle richieste dei cittadini dello Stadera, almeno per quelle questioni che gli competono. Per il momento non è che abbiamo visto un gran che da questo Sportello decentrato dell’ALER, ma forse è troppo presto per avere dei risultati.

I cittadini dello Stadera però sono stufi di aspettare, vogliono delle risposte concrete!

E non è certo una grande prova di efficienza quella data dal Comune di Milano e dall’AEM per i lavori di Nuova Illuminazione nelle vie del quartiere Stadera. I lavori sono iniziati il 26/04/1999 e a luglio 99 sono spuntati i primi pali della luce (lasciati con i fili a penzoloni e senza plafoniera). In seguito i lavori sono stati piantati lì, per riprendere per qualche giorno e poi venire di nuovo sospesi. Secondo quanto previsto dal Piano Urbano Luce (aggiornamento del 22/11/99) i nuovi impianti di illuminazione pubblica dovevano essere resi funzionanti il 15/01/2000, ma dalla lentezza con cui procedono c’è solo da sperare che finiscano prima dell’estate prossima!

Un’altra grave mancanza, se si pensa che una migliore illuminazione potrebbe essere utile al fine di risolvere, almeno in parte, alcuni problemi di sicurezza del quartiere Stadera.

Nel suo piccolo anche il Consiglio di Zona 5 deve assumersi le sue responsabilità e proprio in questa sede la maggioranza di Centro-Destra ha deluso le aspettative dei cittadini dello Stadera e dello Spaventa impedendo che venissero approvate le proposte presentate dai DS che chiedevano: l’introduzione del portierato a tempo pieno; idonei locali per la raccolta dei rifiuti; un rafforzamento dell’Ufficio Ispettori dell’ALER. Del resto, si trattava delle stesse richieste avanzate da tempo dai comitati di quartiere.

Riportiamo, infine, una ulteriore questione sollevata da alcuni cittadini dello Stadera: "è normale che le centrali termiche dello Stadera facciano tutto questo rumore durante la notte?". Un problema forse minore che merita comunque una risposta (verifiche tecniche e adeguatezza dell’insonorizzazione) e che va ad aggiungersi a tutti gli altri, esasperando sempre di più la pazienza degli abitanti dello Stadera.

Quand’è che gli abitanti del quartiere Stadera potranno avere delle risposte concrete?

Luca Gandolfi 

Consigliere DS di Zona 5

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