La Conca Anno XIV N° 3 - Marzo 2006 - www.laconca.org - pag. 6
CRONACHE DAL CONSIGLIO DI ZONA 5
Il centrodestra si frantuma sul problema della casa
di LUCA GANDOLFI - info@lucagandolfi.it
Al
punto 3 dell’ordine dei lavori del Consiglio di Zona 5 del 23 febbraio vi era
la discussione del documento prodotto dalla Commissione Casa relativo alle
affermazioni rilasciate alla stampa cittadina dal Sindaco Albertini in data
10.08.2005 e riguardanti “il triplicato valore degli alloggi”.
Alla
preparazione del documento erano state dedicate diverse sedute della Commissione
Casa, ma fin da subito era apparso chiaro che per la sua impostazione assai
critica nei confronti del Sindaco e della sua Giunta, la maggioranza di
centrodestra aveva digerito male la proposta del Presidente della Commissione
Casa, Morana (UDC). Al contrario, a noi del centrosinistra il documento era
subito piaciuto per la sensibilità che esprimeva nei confronti dell’emergenza
sociale che è oggi esistente per quanto concerne il fenomeno del caro casa.
Tanto
per chiarire il tono del documento nella sua versione definitiva ne citiamo
alcuni pezzi: “[…] è sorprendente che l’effetto distorto e preoccupante causato
dalla carenza abitativa, ormai una vera e propria emergenza sociale, venga
decantato con orgoglio, come un elemento di cui vantarsi, addirittura come la
bandiera di un vero e proprio progetto politico. […]” e più avanti “[…]
sono moltissime quelle famiglie che non potranno rinnovare i contratti di
locazione in scadenza, a causa di affitti stratosferici […]” poche righe
sotto “[…] Signor Sindaco, quando un
bisogno primario, come la casa, assorbe la quasi totalità delle risorse di una
famiglia togliendo linfa vitale ai consumi, determina l’agonia di quelle
relazioni sociali ed economiche che danno valore alla nostra esistenza.”
Ma il passaggio che la maggioranza di centrodestra non ha proprio digerito è
quello che nel testo viene evidenziato anche graficamente con una
sottolineatura: “Bisogna dire forte ai
cittadini che i prezzi delle case sono triplicati perché è
mancata una vera politica della casa”.
Insomma
un documento che contiene una serie di pesanti critiche nei confronti del
Sindaco Albertini e della sua Giunta sul tema della casa.
Durante
il lavoro di Commissione venivano inoltre accolti molti dei suggerimenti
costruttivi che il centrosinistra aveva fornito e si arrivava così alla
struttura definitiva del documento che veniva finalmente posto in votazione
nella Commissione del 20 dicembre 2005. A favore votavano i rappresentanti del
centrosinistra presenti, quelli del Nuovo PSI e, naturalmente, il proponente
Morana (UDC). Si astenevano invece i rappresentanti di FI. A causa dei
meccanismi di voto esistenti nelle Commissioni il risultato prodotto era di
pareggio, e quindi la Commissione non riusciva ad esprimere un parere positivo.
Ciò
nonostante il Presidente della Commissione Casa decideva di sottoporre
ugualmente il documento alla discussione e al voto del C.d.Z. 5, organo a cui
spettano le decisioni (le Commissioni hanno solo compiti istruttori ed esprimono
solo pareri). Certo i mal di pancia della maggioranza facevano attendere fino al
23 di febbraio prima che si potesse arrivare a discutere dell’argomento in
C.d.Z. 5.
L’esito
del voto del C.d.Z. 5 parla chiaro: 23 voti a favore, tra cui tutto il
centrosinistra compatto (DS, M, V,
IdV, PRC, PDCI, Gandolfi), il Nuovo PSI, l’UDC, la consigliera Gallia
di AN, Pessognelli e Zucco di Forza Italia; 6 i contrari, tra cui la Lega Nord,
e i consiglieri Maschio, Revelli, Mondi, Luccietto, Viverit di Forza italia; 5
gli astenuti, tra cui la consigliera D’Ambrosio di AN, e i consiglieri Caime,
Ferrari, Rugginenti, Longo di Forza Italia.
Il
voto ha evidenziato come il centrodestra sia estremamente diviso al suo interno
(e diviso anche all’interno dei suoi stessi partiti) su un tema così
importante e, direi, fondamentale come quello della casa, segno inequivocabile
che non solo “è mancata una vera
politica della casa” – come si diceva nel testo del documento – ma
anche che il centrodestra una politica della casa proprio non ce l’ha.
Da sottolineare che comunque alla fine il documento è stato approvato e rappresenta una importante e severa critica politica del C.d.Z. 5 al Sindaco Albertini.
Pubblicato su LA CONCA - Anno XIV N° 3 - Marzo 2006 - pag. 6
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