La Conca Anno XIII N° 6 - Giugno 2005   - www.laconca.org  - pag. 8  

L'Istituto Europeo di Oncologia si allarga: e la viabilità?

di LUCA GANDOLFI - info@lucagandolfi.it

In C.d.Z. 5 è arrivata la richiesta di parere sull’allargamento dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), si tratta di un progetto importante teso a valorizzare e a migliorare una struttura che a pochi anni dalla sua creazione è già divenuta uno dei punti di riferimento a livello italiano ed europeo per tutti coloro che hanno la triste esperienza di venire a contatto con questa grave malattia.

Proprio il grande successo di questa struttura è all’origine di alcuni problemi che hanno reso  necessario porre allo studio un ampliamento.

Nella Commissione Urbanistica di Zona 5 del 19 aprile il dott. La Pietra e l’ing. Mereghetti hanno presentato il progetto.

Il dott. La Pietra, in qualità di responsabile sanitario dell’IEO, ha spiegato che oggi la struttura è rivolta a ricoveri brevi, suddivisi in cure ambulatoriali (202) e i day hospital (24). Nasce da questi dati l’esigenza di maggiori spazi dedicati al day hospital per i pazienti che si devono sottoporre a trattamenti chemioterapici. Un altro problema che è emerso nel corso degli anni e quello relativo all’accoglienza dei parenti che accompagnano i pazienti. Un altro grave problema è quello dei parcheggi, come si evince dalla massa di auto che durante il giorno si parcheggiano lungo i bordi di via Ripamonti nei pressi dell’IEO.

Tutte queste esigenze ed altre hanno indotto a pensare ad un progetto di ampliamento dell’attuale struttura, un “IEO 2”, che in Commissione è stato illustrato dall’ing. Mereghetti. L’IEO2 occuperà un’area di circa 40.500 mq che si andranno ad aggiungere ai circa 30.000 mq della struttura oggi esistente. I nuovi edifici riprenderanno stilisticamente quelli già esistenti e saranno adibiti sia a funzioni ospedaliere, sia di accoglienza per i pazienti e i loro familiari. Vi sarà inoltre una struttura adibita alla formazione e ai congressi. Verranno aggiunti circa 1200 parcheggi, tutti interrati.

La nuova struttura ospedaliera sarà di quattro piani fuori terra e tre interrati, di cui due adibiti a parcheggio. In essa sorgeranno nuove aree adibite alla radiologia e alla terapia nucleare, nuove sale operatorie e delle aree adibite alla ricerca.

La nuova struttura di accoglienza, al cui interno verrà creato anche un centro congressi, si comporrà di 220 unità suddivise in 114 camere d’albergo e 106 appartamenti residence. Uno dei piani interrati verrà interamente adibito a parcheggi.

Per la realizzazione dell’IEO2 si ipotizza che saranno necessari circa 30 mesi, a partire dal momento in cui inizieranno i lavori.

Anche senza addentrarsi troppo nel dettaglio tecnico, il progetto appare subito in tutta la sua importanza. Nessuno ha espresso pareri contrari al progetto in sé, ma i consiglieri dell’Unione hanno chiesto chiarimenti circa gli aspetti viabilistici riguardanti via Ripamonti, che già oggi sono assai critici. I progettisti, durante la presentazione, davano per scontato l’allargamento di via Ripamonti, come dimostravano le diapositive proiettate. Purtroppo però l’allargamento di via Ripamonti, con il relativo prolungamento del tram 24 fino a Opera e Locate Triulzi, non dipende dall’IEO, bensì dal Comune di Milano e dai piccoli Comuni limitrofi.

Un progetto, quello dell’allargamento di via Ripamonti, di cui si era discusso anche in un C.d.Z. 5 straordinario del 27 febbraio 2003 e di cui poi se ne erano perse le tracce.

I consiglieri dell’Unione hanno sottolineato con forza l’esigenza di avere delle garanzie dal Comune di Milano circa la realizzazione dell’allargamento di via Ripamonti, contestuale alla realizzazione dell’ampliamento dell’IEO. Garanzie che però, al momento, nessuno è stato in grado di dare.

Il punto era iscritto all’ordine del giorno del C.d.Z. 5 del 21 aprile, ma per le vicissitudini legate all’assurda ed inutile proposta di AN di intitolare la Biblioteca Tibaldi a Ramelli e Pedenovi, si è riusciti a discutere dell’ampliamento dell’IEO solo nel C.d.Z. 5 del 5 maggio quando ormai erano scaduti i tempi per il parere e si era già nella fase di silenzio/assenso. Come se tutto ciò non bastasse, la maggioranza di centrodestra ha abbandonato i lavori facendo venire meno il numero legale al momento del voto. Tutto rinviato al C.d.Z. 5 del 12 maggio quando è stato approvato con 13 voti a favore (FI, UDC, PSI), nessuno contrario e nessuna astensione.

L’Unione ha scelto in modo compatto di avvalersi dell’Art. 8 comma 4 che vuol dire non partecipare al voto, garantendo però il numero legale. Il significato politico di tale scelta è quello di dire che il progetto dell’allargamento va bene, ma non si può votare a favore se non si hanno garanzie circa il contestuale allargamento di via Ripamonti e il prolungamento del 24.

   

 

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