La Conca Anno XII N° 8 - Ottobre 2004 - www.laconca.org - pag. 3
Il Progetto del Parcheggio di interscambio in Piazza Abbiategrasso
di LUCA GANDOLFI - info@lucagandolfi.it
Il
Consiglio di Zona 5 riunitosi il 7
ottobre ha detto un forte e chiaro NO
al progetto del Parcheggio
di interscambio in Piazza Abbiategrasso. Un parere contrario condiviso da
tutte le forze politiche e un voto quasi unanime con l’unica eccezione del
Presidente della Commissione T.T.V. e Urbanistica che ha sostenuto ad oltranza
il progetto.
Un
progetto che era stato analizzato proprio nella Commissione Urbanistica del 5
ottobre, grazie alla presentazione fatta dai tecnici del Comune e della MM. In
quella sede aveva destato stupore l’affermazione fatta dall’ing. Crapanzano
della MM secondo cui tale parcheggio sarebbe stato principalmente destinato a
coloro che dal Gratosoglio avessero voluto andare a prendere la metropolitana
nella futura fermata di piazza Abbiategrasso. Un’affermazione che per altro è
in aperta contraddizione con quanto è scritto nel sito internet del Comune di
Milano (www.comune.milano.it) nella sezione “Progetti” nella parte dedicata
ai “Parcheggi”, poco sotto una foto di Albertini e una scritta “Parola di
Sindaco”, dove viene data la definizione dei “parcheggi
di interscambio” (citiamo): “situati
prevalentemente nei punti d'accesso alla città. Consentono a chi arriva
dall'esterno e in particolare ai pendolari di lasciare l'auto e muoversi nel
centro urbano coi mezzi pubblici”.
Già
in Commissione le opposizioni di centrosinistra avevano rivolto molte critiche a
questo progetto, a cui si erano aggiunte ben presto le perplessità di gran
parte dei consiglieri di maggioranza presenti, forse anche grazie alla presenza
di una numerosa delegazione dei cittadini residenti delle zone limitrofe al
parcheggio che hanno espresso in modo assai chiaro le loro critiche,
argomentandole molto bene.
Vediamo
allora quali sono le critiche che hanno portato al parere contrario della
Commissione T.T.V. e Urbanistica prima, e del Consiglio di Zona 5, poi.
Prima
fra tutte la sua dislocazione. La logica infatti vorrebbe che i parcheggi di
interscambio, per svolgere al meglio la loro funzione di filtro rispetto al
traffico di auto in entrata, vengano posti più all'esterno possibile rispetto
alle città. Se è vero che in piazza Abbiategrasso avremo una fermata della
metropolitana, è altrettanto vero che ci sono anche dei mezzi pubblici che
collegano piazza Abbiategrasso addirittura all’hinterland (Rozzano). Non ha
alcun senso costringere gli automobilisti a percorrere tutta via dei Missaglia,
intasandola, per poter giungere a un parcheggio di interscambio: bisogna
incentivare l’uso del mezzo pubblico e non ignorare la sua esistenza.
La
seconda critica nasce dalle affermazioni dei tecnici in Commissione. Se questo
parcheggio è stato pensato non per coloro che entrano in città
dall’hinterland, ma per quelli che abitano al Gratosoglio e vogliono andare in
piazza Abbiategrasso a prendere la metropolitana utilizzando la macchina (che di
per sé è già abbastanza assurdo), allora, se è così, questo parcheggio è
sovradimensionato rispetto alla sua potenziale utenza ed è quindi sufficiente
un parcheggio di due o tre piani interrati, senza nessun piano in superficie. Ed
è proprio questo, infatti, che il C.d.Z. 5 ha scritto nel suo parere contrario
al progetto.
Cosa
succede ora? Purtroppo bisogna ricordare che il parere del C.d.Z. non è
vincolante ed inoltre i poteri del Sindaco in qualità di Commissario al
Traffico gli danno la possibilità di procedere comunque (sarebbe uno schiaffo
alla democrazia), ignorando sia il parere del C.d.Z., sia le proteste dei
cittadini.
Negli
ultimi tempi però, dopo la vittoria del centrosinistra in Provincia, sembra
essersi creato un clima di paura di perdere consensi da parte della Giunta e
della sua maggioranza di centrodestra, con un conseguente cambiamento di
atteggiamento nei confronti delle proteste della cittadinanza, che ora pare
vengano prese in maggiore considerazione.
Insomma, in C.d.Z. 5 i cittadini hanno vinto la prima battaglia, ma la protesta deve continuare se si vuole scongiurare il rischio di ritrovarsi comunque un parcheggio di tre piani (alto circa 12 metri) davanti alla finestra di casa. E di sicuro i consiglieri di zona e comunali di centrosinistra saranno sempre pronti a sostenere i cittadini in questa battaglia.
CARATTERISTICHE
DEL PARCHEGGIO – In
origine il parcheggio di interscambio di Piazza Abbiategrasso era stato pensato
con tre piani interrati e uno fuori terra e poteva accogliere 690 auto. Poi –
ci spiegava l’Assessore Goggi in risposta ad una interrogazione del
CentroSinistra del 2002 -, per problemi inerenti la falda, si era passati ad un
parcheggio di due piani interrati e due fuori terra, in grado di accogliere 747
posti auto.
Il
progetto giunto in zona ad ottobre 2004 per il parere del C.d.Z. 5 prevede
invece due piani interrati, il piano
terra e altri tre piani fuori terra
(di cui l’ultimo aperto a terrazzo). I posti
auto totali sono 844, così
suddivisi: 170 e 162 rispettivamente nel primo e nel secondo piano interrato; 46
(di cui 18 per disabili) nel piano terra; 118 nel primo piano fuori terra; 174
sia nel secondo che nel terzo piano fuori terra.
Il piano terra prevede un numero più basso di posti auto perché 620 mq sono stati destinati a spazi di servizio e commerciali, questi ultimi con lo scopo dichiarato di (citiamo dalla Relazione Tecnica) “[…] servire a cofinanziare l’esecuzione/gestione dell’intervento, limitando i costi connessi all’attuazione di procedure espropriative”.
TEMPISTICA
– Il cronoprogramma
di attuazione si divide in due macro aree: la prima (quella dai tempi più
incerti) riguarda l’attività tecnico-amministrativa, cioè quella inerente
l’ulteriore sviluppo progettuale e i successivi passaggi amministrativi
costituiti dalle approvazioni alle varianti al PRG necessarie e del Progetto
Definitivo, per poi terminare con la gara d’appalto; la seconda è la fase di
costruzione del parcheggio.
La
durata della prima fase viene valutata in circa 9 mesi. Per la fase di
costruzione invece i tempi sono i seguenti: 515 giorni naturali consecutivi per
le opere civili; 430 giorni n.c. per le opere di finitura; 270 giorni n.c. per
le opere di impiantistica; 145 giorni n.c. per le opere di sistemazione
superficiale; 60 giorni n.c. per le attività di collaudo e attivazione.
Complessivamente saranno quindi necessari 1210 giorni, che equivalgono a 3 anni e 4 mesi. Secondo quanto scritto nella Relazione Tecnica del progetto, il Parcheggio di interscambio “Abbiategrasso M2” potrà essere aperto all’esercizio nel secondo semestre del 2007.
IL TESTO DEL PARERE
NEGATIVO DEL C.d.Z. 5
Il
Consiglio di Zona 5 esprime PARERE NEGATIVO al Parcheggio di Piazza
Abbiategrasso così come presentato al C.d.Z. 5 stesso.
Il
Consiglio di Zona 5 auspica la realizzazione di un parcheggio interrato con
sistemazione dell’area di superficie a verde.
Questa soluzione risulta più idonea a servire i cittadini della Zona come parcheggio di corrispondenza e alla riqualificazione ambientale di Piazza Abbiategrasso.
Il Titolo originario dell'articolo era:
Parcheggio di interscambio in piazza Abbiategrasso:
il C.d.Z. 5 dice NO!
Pubblicato su LA CONCA - Anno XII N° 8 - Ottobre 2004 - pag. 3
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