La Conca Anno X N° 2 - Febbraio 2002   - www.laconca.org  - pag. 6    

ARIA DI TEMPESTA IN FORZA ITALIA

di LUCA GANDOLFI - luca.gandolfi@tiscali.it

Dopo la quiete - durata poco - ecco di nuovo la tempesta all'interno del gruppo di Forza Italia del Consiglio di Zona 5.

Le spaccature interne alla maggioranza di cui avevamo ampiamente parlato sul numero di dicembre de La Conca sembravano essere state tamponate dopo le feste natalizie (a Natale sono tutti più buoni), tanto che il 10 gennaio, al primo Consiglio di Zona del 2002, il capogruppo di Forza Italia, Marzocco, comunicava un nuovo elenco dei consiglieri di FI membri effettivi delle commissioni di zona con il reintegro di quelli precedentemente esclusi. Un segnale che aveva fatto credere che se non si era giunti a una soluzione definitiva della crisi, quantomeno la si era arginata giungendo a un qualche tipo di compromesso.

Un'illusione che ha resistito solo pochi giorni, perché nel C.d.Z. 5 del 31/01/2002 venivano rese note le dimissioni di Marzocco dalla carica di capogruppo di Forza Italia. La motivazione ufficiale: "improvvisi impegni personali mi vedono costretto a rassegnare le dimissioni, con effetto immediato, dal ruolo di capogruppo del Gruppo Consiliare di Forza Italia".

Da quel momento è ripresa la tempesta interna al principale partito (17 consiglieri) della maggioranza che "governa" - si fa per dire - la nostra zona. Sempre nella serata del 31, infatti, giunti al voto su un punto di estrema importanza come il parere del C.d.Z. sul Piano Particolareggiato del Traffico Urbano, Forza Italia si è spaccata in due e la maggioranza di centrodestra è andata sotto.

Ai 13 voti contrari delle opposizioni compatte (con molte argomentazioni a sostegno di tale scelta), si sono aggiunte le 7 astensioni (senza alcuna motivazione) di altrettanti consiglieri di Forza Italia. I voti favorevoli degli altri componenti della maggioranza di centrodestra (AN, Lega, CCD, e gli altri di FI) non sono stati sufficienti a far passare il parere favorevole sostenuto con forza dal Presidente della Commissione T.T.V. Giovanni Ferrari (FI) che, ricordiamo, già qualche tempo fa aveva dovuto subire uno smacco notevole sulla sua proposta del monumento "Alba di luce" in piazza Abbiategrasso (neanche un voto favorevole).

Lo spettacolo della spaccatura interna a FI non era finito qui. Più tardi, nel corso della stessa serata del 31, bisognava eleggere i 3 membri di maggioranza e i 2 delle opposizioni della neonata Commissione Bilancio della Zona 5. Le opposizioni candidavano Pavoni (DS), Fumagalli (M). La maggioranza annunciava i suoi tre candidati: Scarcella (FI), Procaccini (AN), Camilleri (Lega). Il voto era nominale, scritto e segreto (ciascun consigliere scriveva su un foglio un nome e lo poneva in un'urna).

Al termine dello spoglio delle schede questi erano i risultati: Procaccini (AN) eletto con 8 voti; Fumagalli (M) eletto con 7 voti; Pavoni (DS) eletto con 6 voti; Papa (FI) eletto con 6 voti; Camilleri (Lega) eletto con 5 voti. Il consigliere Scarcella, candidato di FI, risultava invece non-eletto avendo ottenuto solo 3 voti. Al suo posto, a sorpresa, il suo collega di partito Papa che aveva ottenuto 6 voti senza però essere stato candidato.

Dopo aver lasciato trascorrere qualche minuto - forse per fare assaporare la sorpresa - il consigliere Papa (FI) annunciava le sue dimissioni dalla carica appena ottenuta di membro della Commissione Bilancio, lasciando così il posto a Scarcella (FI). Quest'ultimo però, evidentemente deluso e disgustato dal comportamento dei suoi colleghi di partito, comunicava anch'egli le sue dimissioni da membro della Commissione Bilancio.

Attendiamo con ansia nuove puntate della telenovela infinita "lotte in famiglia in casa Forza Italia" che sempre più diverte chi si trova sul versante politico opposto, ma che allo stesso tempo preoccupa per la cronica incapacità di governare la zona da parte di questa maggioranza di centrodestra che solo pochi mesi fa ha ottenuto il voto e la fiducia dalla maggioranza (relativa) della cittadinanza. Un voto che, se le cose continueranno così, difficilmente gli verrà confermato in futuro.

 

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