La Conca Anno X N° 2 - Febbraio 2002   - www.laconca.org  - pag. 3    

ALER ADDIO ! 

E TRIPLICANO GLI AFFITTI

di LUCA GANDOLFI - luca.gandolfi@tiscali.it

Da lunedì 4 febbraio non esiste più il Consiglio di Amministrazione dell'Aler. Il Presidente dell'Aler, Vincenzo Guerrieri, resterà in carica per altri 45 giorni. In un primo momento sembrava che il suo posto sarebbe stato preso da un Commissario pro tempore scelto dalla Regione Lombardia, naturalmente su indicazione dei partiti della maggioranza di centrodestra. Negli ultimi giorni, invece, si è optato affinché la Regione nominasse entro il 12 marzo un nuovo C.d.A., senza il commissariamento dell'Aler.

Inoltre, è ormai imminente l'arrivo di una Legge Regionale di riforma delle case popolari che, oltre a trasformare l'Aler in una fondazione o in una s.p.a., sembra intenzionata a far lievitare gli affitti al livello di quelli del mercato privato, annullando quel rapporto tra affitto e reddito che aveva, fino ad ora, rappresentato il cosiddetto "canone sociale".

 

LO SFOGO DEL PRESIDENTE DELL'ALER - In una intervista rilasciata al Corriere della Sera del 01/02/2002 il Presidente dell'Aler, Vincenzo Guerrieri, si è sfogato facendo affermazioni molto pesanti che gli sono valse una querela da parte della Regione Lombardia.

In particolare Guerrieri afferma: "ho l’impressione che vogliano svendere il patrimonio delle case popolari" - spiegando poi quali erano stati, secondo lui, i problemi della gestione precedente - "C’era stata una gestione un po’ allegra […] Beh, diciamo che invece di spendere soldi per ristrutturare le case, si compravano telefonini e auto blu, si organizzavano pranzi in ristoranti lussuosi e si nominavano decine di dirigenti".

Guerrieri racconta anche di essersi rivolto a tutti i rappresentanti istituzionali: assessori di Comune, Provincia e Regione. Si è rivolto anche al padrone di Forza Italia (Berlusconi) e, per ben otto volte, ha cercato un contatto con il Sindaco di Milano, Gabriele Albertini. Le risposte? Poche o nessuna e comunque assolutamente insoddisfacenti, tanto da fargli dire: "Le risposte? Praticamente nessuna. Anzi, se si esclude il buon rapporto con alcuni consiglieri di opposizione, mi hanno di fatto isolato".

La riflessione finale di Guerrieri è la seguente: "Probabilmente non sono stato funzionale ad alcune logiche. Io non rispondo ai partiti, ma ai miei inquilini". Il tutto si conclude poi in un annuncio che suona più che altro come una minaccia: "Se mi cacciano dalla porta, però rientrerò dalla finestra mettendomi alla guida di un nuovo sindacato inquilini. Sarebbe il solo modo per vigilare. C’è il rischio che riprendano a dominare logiche che nulla hanno a che vedere con i bisogni dei cittadini".

 

LA REPLICA SULLA GESTIONE "ALLEGRA" - Le accuse di gestione "allegra" fatte da Guerrieri ai suoi predecessori sono state rispedite al mittente da Enzo Collio, Presidente dello Iacp (oggi Aler) dal 1987 al 1995, il quale sul Corriere del 06/02/2002 ribatte: "Ma quali telefonini, ma quali auto blu e quali ristoranti? Nei lunghi anni passati in viale Romagna non ho neppure cambiato i mobili dell’ufficio vecchi di decenni. Quali nomine di dirigenti, che allora erano dipendenti pubblici e che per essere promossi dovevano fare concorsi che oggi invece non si fanno più? Guerrieri forse è un po’ confuso, sta parlando probabilmente dell’oggi, delle decine di consulenze milionarie, dei telefonini anche ai portinai, di mostre e pubblicazioni del tutto inutili, delle promozioni a chiunque."

 

LA REPLICA DELLA REGIONE LOMBARDIA - La replica della Regione avviene, oltre che con la querela a Guerrieri, anche per bocca dell'Assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica della Regione Lombardia, Carlo Lio. Il giorno seguente allo sfogo di Guerrieri, infatti, Lio ha affermato in tono ironico: "Il signor Guerrieri si presenta come il grande risanatore dell’Aler. Le cifre non gli danno ragione. Ha ereditato un patrimonio di 1244 miliardi nel ’97, ridotto a fine 2000 a 1208 miliardi, a fronte di contributi per oltre 1000 miliardi. Nel frattempo, la dismissione del patrimonio non gli è nemmeno servita a risanare i debiti: se nel ’97 i debiti pregressi erano pari a 151,6 miliardi, a fine 2000 ammontavano a 149,7 miliardi".

La polemica continua e l'Assessore Lio afferma: "è patetico il tentativo di presentarsi non come l’uomo dei partiti ma della "sciura Maria". É noto infatti" - ironizza - "che Guerrieri siede sulla poltrona di presidente dell’Aler perché gli è stata data dalla "sciura Maria"..."

L'Assessore ha inoltre ritenuto doveroso precisare che: "Il patrimonio resterà pubblico. Non ci saranno svendite e nemmeno vendite degli immobili, magari per pagare i buchi di gestione."

Lio ha poi cercato di tranquillizzare a proposito dei rincari: "Le categorie deboli, pensionati, famiglie a basso reddito, non solo non hanno nulla da temere, ma saranno ancora più aiutate. Questa fascia non si tocca. Ci sarà invece uno stop a furbi e profittatori."

Qualche giorno dopo Lio ha precisato che "i ritocchi" agli affitti - come li chiama lui - saranno graduali e non riguarderanno tutte quelle famiglie di cui venga accertato lo stato di povertà. Ha poi reso noto un dato: circa il 30 % delle famiglie che vivono nelle case popolari milanesi paga un affitto inferiore a 26 euro al mese (circa 50.000 lire).

L'Assessore ha anche parlato di regole nuove affinchè "l’edilizia popolare sia effettivamente strumento di servizio e non di privilegio" - specificando che - "spariranno i contratti a vita, che saranno sostituiti da contratti quadriennali, in modo che allo scadere del periodo potremo verificare l’effettiva sussistenza delle situazioni dichiarate al momento dell’assegnazione dell’appartamento". Inoltre, non ci si limiterà a verificare quanto si dichiara all’erario, ma anche altri dati, come il possesso di abitazioni, di automobili e di altri beni.

 

DOVE STA LA VERITÀ? - Ha ragione Guerrieri oppure Lio? Da che parte sta' la verità? Difficile dirlo. L'impressione è che ciascuno cerchi di tirare l'acqua al suo mulino dicendo solo quella parte di verità che gli fa comodo e, magari, con qualche aggiunta di fantasia.

Che Guerrieri sia stato scelto dai partiti è risaputo. Fu lo stesso Berlusconi nel 1995 a chiamarlo nel C.d.A. dell'allora Iacp. Nel 1996 Guerrieri divenne Commissario e poi, nel 1997, fu eletto Presidente dell'Aler.

Viste le molteplici situazioni di degrado in cui si trovano molti quartieri popolari riteniamo abbastanza improbabile che, dopo essere stato Presidente dell'Aler per più di 5 anni, Guerrieri possa addirittura ergersi a massimo interprete del disagio degli abitanti dei quartieri popolari dando vita a un nuovo sindacato degli inquilini. Il tentativo di scavalcare e sostituire quei sindacati che fino ad oggi si sono battuti per ottenere dei risultati ci sembra - lasciatecelo dire - davvero di cattivo gusto.

Certo, per quanto riguarda il degrado dei quartieri popolari, grosse responsabilità - anzi, enormi - spettano a Comune e Regione, ma ci preme ricordare che il terzo attore responsabile è l'Aler, di cui Guerrieri era ed è (ancora per pochi giorni) Presidente. Se si vuole mettere sotto accusa l'immobilismo della classe politica di centrodestra che governa da anni la Regione e il Comune per quanto concerne il risanamento dell'Edilizia Residenziale Pubblica, allora, siamo pienamente d'accordo. In più di un'occasione, infatti, abbiamo sottolineato le continue promesse non mantenute, le tante parole al vento che non si sono tramutate in fatti (come ben sanno gli abitanti dello Stadera, del Gratosoglio e degli altri quartieri popolari). Ma da qui a far diventare l'Aler e il suo Presidente una immacolata verginella ce ne passa!

Come pure ci pare quantomeno risibile la pretesta di Guerrieri di autoraffigurarsi come un moderno Don Chisciotte che da solo lotta contro i mulini a vento (il potere politico e le istituzioni) di cui fino a poco tempo fa era una "pala".

Rimangono da chiarire le pesanti accuse sulla gestione "allegra". C'è stata? Chi l'ha fatta e quando? È doveroso, a questo punto, approfondire e verificare se c'è stata gestione "allegra" - con i vari sperperi e le inefficienze che ciò comporta - durante il periodo Iacp/Collio o durante il periodo Aler/Guerrieri. Forse sarebbe il caso che la magistratura se ne occupasse al fine di accertare se tali fatti si sono effettivamente verificati, individuando i responsabili.

Le nuove Aler diventeranno una fondazione o una s.p.a., "ma sempre con titolarità patrimoniale pubblica" ha precisato l'Assessore Lio. Nonostante le parole dell'Assessore, viste le affermazioni di Guerrieri, rimangono comunque dei seri dubbi sul futuro dell'enorme patrimonio dell'Aler. Verrà venduto (o svenduto) o rimarrà pubblico? La risposta sarà solo il tempo a darcela. Siamo comunque sicuri che i partiti del centrosinistra saranno lì pronti a impedire che ciò possa accadere.

Servirà davvero a qualcosa questa trasformazione dell'Aler? O sarà la solita operazione di "maquillage" che periodicamente viene fatta per consentire di ripulire la coscienza - e non solo - di chi resta (o viene) dalle colpe della gestione appena conclusa. Del resto fa sempre comodo avere un capro espiatorio su cui gettare tutte le colpe, soprattutto quando queste sono in gran parte riconducibili alle forze politiche di centrodestra che hanno governato la Regione e il Comune in questi ultimi anni.

Sembra buona - almeno sulla carta - l'idea dello "Sportello casa" che dovrebbe sostituire le attuali Commissioni Alloggi, troppo lente. In teoria, i cittadini dovrebbero potersi presentare a questi uffici con tutti i documenti necessari che verrebbero immediatamente inseriti in un sistema di dati collegati a Internet e, sempre in tempo reale, si saprebbe se il richiedente ha diritto alla casa e come viene eventualmente collocato in graduatoria. L'idea ha un suo fascino, ma prima di esprimere un giudizio positivo vogliamo verificare il funzionamento di questo sportello casa nella realtà. Fino a quando le idee sono sulla carta, infatti, funzionano a meraviglia e filano via lisce come l'olio. I problemi e le inefficienze si scoprono quando le idee, anche quelle buone, vengono messe in pratica.

Del resto dubitare è lecito, soprattutto dopo che nel corso degli ultimi anni (decenni) abbiamo dovuto sentire tutta una serie di annunci, proclami e promesse che si sono rivelate solo fumo negli occhi dei cittadini. Giudicheremo i fatti, non le parole.

 

LA REGIONE TRIPLICA GLI AFFITTI - Nel Piano di Recupero dell'Edilizia Residenziale Pubblica (P.R.E.R.P.) per il triennio 2002-2004 la Regione Lombardia è intenzionata a proporre di aumentare gli affitti agli inquilini delle case popolari, parificandoli a quelli di mercato. In alcuni casi questo equivarrebbe a triplicare gli affitti.

Convincono poco le frasi tranquillizzanti dell'Assessore Lio sulla protezione delle categorie deboli, visti gli aumenti degli affitti previsti, graduali o no che siano. Inoltre ci chiediamo come si possa pretendere di aumentare gli affitti a quegli inquilini che da anni attendono il risanamento dei quartieri degradati in cui vivono.

Insomma, una volta c'era Robin Hood che restituiva ai poveri ciò che gli era stato ingiustamente tolto (e ci piaceva); oggi invece c'è la Regione Lombardia con il suo Presidente Formigoni nelle vesti del Principe Giovanni, col suo fido Sceriffo di Nottingam (l'Assessore Lio), che pretende i soldi dei poveri per rimediare agli sprechi e alle inefficienze di questi anni. E questo non ci piace affatto.

 

I NUMERI DELL'ALER

62.388 abitazioni di proprietà Aler, di cui 16.500 costruiti con fondi propri

16.000 miliardi di lire il valore delle abitazioni di proprietà Aler

350 alloggi inagibili

9.287 altri immobili di proprietà Aler

23.000 alloggi comunali in gestione

 

300.000 circa gli inquilini alloggiati

83.094 famiglie alloggiate negli stabili Aler

36.093 anziani oltre 65 anni alloggiati

2.460 case ad extracomunitari

2.262 inquilini con handicap fisici

1.083 inquilini con handicap motori

1.062 inquilini con handicap psichici

937 persone agli arresti domiciliari nelle case Aler

500 appartamenti ad Associazioni non-profit

194 inquilini con AIDS

 

18.890 famiglie con reddito fino a L. 18.750.000 (22,7%)

6.361 famiglie con reddito oltre a L. 84.000.000 (7,7%)

5 % circa i canoni morosi

 

AFFITTI ALER MILANO

Distribuzione delle famiglie per classi di affitto

Affitti mensili in Euro

Affitti mensili in Lire

N° Famiglie

Percentuale

Inferiore a € 6,46

Inferiore a L. 12.508

6.401

7,9 %

Da € 6,46 a € 12,91

Da L. 12.508 a L. 24.977

7.312

9,0 %

Da € 12,91 a € 25,82

Da L. 24.977 a L. 49.994

10.189

12,5 %

Da € 25,82 a € 51,65

Da L. 49.994 a L. 100.008

14.571

17,9 %

Da € 51,65 a € 154,94

Da L. 100.008 a L. 300.006

33.364

41,0 %

Oltre € 154,94

Oltre L. 300.006

9.588

11,8 %

TOTALE

 

81.425

100 %

 

 

ALER Lombardia

ALER Milano

N° alloggi

101.000

63.000

N° persone regolari

250.000

150.000

N° persone abusive

5.200

4.700

Affitto medio per alloggio

€ 85,22

L. 165.009

€ 80,05

L. 154.998

Costo medio per alloggio

€ 103,94

L. 201.256

€ 102,00

L. 197.500

Deficit totale annuo

- € 22.724.100,00

circa 44 miliardi di lire

- € 16.526.620,00

circa 32 miliardi di lire

  

   Pubblicato su LA CONCA - Anno X  N° 2 - Febbraio 2002 - pag. 3