È proprio vero il detto "quando lasci la casa vecchia per la nuova, sai quello che lasci, ma non quello che trovi".

La scarsa sensibilità dimostrata per i problemi dei quartieri popolari dalla prima Giunta Albertini (sempre assente al "Tavolo di Concertazione Permanente" attivato dalla Legge Regionale n° 9/1999) e dall'allora Assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica, De Corato, ci aveva profondamente deluso e più volte scandalizzato. Mai avremmo pensato che si potesse fare peggio. Invece, ancora una volta viene confermato l'altro detto popolare: "non c'è limite al peggio". Di questo risultato può andare "fiero" il nuovo Assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Milano, Giancarlo Pagliarini.

Per spiegare meglio i fatti dobbiamo tornare indietro di qualche mese. Era il 18 di ottobre del 2001 quando i Democratici di Sinistra, insieme alle altre forze politiche del centrosinistra, presentavano in Consiglio di Zona 5 due interrogazioni/istanze (PG 3800 e PG 3801 del 19/10/2001) che denunciavano tutta una serie di gravi problematiche riguardanti il quartiere Stadera e il Gratosoglio Nord, con allegata anche una ricca documentazione fotografica. Nelle istanze si proponevano anche delle possibili soluzioni per alcuni dei problemi evidenziati.

Finalmente, dopo mesi di silenzio, il principale interrogato (come previsto dall'Art. 30 del Regolamento del Decentramento Territoriale), cioè l'Assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Milano, Giancarlo Pagliarini, ha fatto arrivare la sua risposta (PG 3801 sub 3 del 02/01/2002) che cito integralmente: "Sono pervenute presso questo Assessorato due interrogazioni relative alle varie problematiche inerenti il quartiere Gratosoglio Nord e il quartiere Stadera. Con la presente si restituiscono le citate interrogazioni perché la competenza è dell'Aler, proprietario degli stabili in questione. Cordiali saluti. F.to Giancarlo Pagliarini"

Questa "risposta" ci lascia letteralmente sbigottiti, ma soprattutto ci indigna e ci scandalizza per la totale mancanza di sensibilità nei confronti di tutti quei cittadini che, abitando in questi quartieri dove il degrado la fa da padrone, combattono ogni giorno contro tutta una serie di gravi problemi.

Se non è l'Assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica che si deve occupare dei problemi dei quartieri popolari, qualcuno deve spiegarci - ma soprattutto lo deve spiegare ai cittadini - qual è l'altro assessore competente per materia. E, se non si deve occupare dei quartieri popolari, che ci sta a fare in Giunta un Assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica?

Inoltre è bene precisare che l'Art. 30 del Regolamento del Decentramento Territoriale prevede che siano in ogni caso il Sindaco o l'Assessore competente a dare la risposta. È a loro che noi Consiglieri di Zona dobbiamo inviare le interrogazioni. Sarà poi dovere di ogni Assessore o del Sindaco girarle a chi per loro potrà fornire una risposta esauriente o assumere i provvedimenti del caso. La responsabilità politica rimane comunque all'Assessore, alla Giunta di cui fa parte e alla maggioranza che la sostiene in Consiglio Comunale.

Inoltre, è prassi consolidata nel tempo che anche qualora una interrogazione venga inviata all'assessorato sbagliato - e non è questo il caso -, tale assessorato la giri all'assessore competente, comunicandolo per conoscenza allo scrivente.

Troviamo quindi fuori luogo la "risposta" dell'assessore che "restituisce al mittente" e assolutamente stigmatizzabile il giocare allo scaricabarile sulla pelle della povera gente, come ha fatto in questo frangente l'assessore Pagliarini.

Pagliarini ci fa quasi rimpiangere la gestione E.R.P. di De Corato - il che è tutto dire - che almeno alle interrogazioni rispondeva o le inviava a chi di dovere, ma certo non si permetteva di rimandarle al mittente senza alcuna risposta. Pagliarini, si vergogni!

Pubblicato su LA CONCA - Anno X - N° 1 - Gennaio 2002 - pag. 5