La Conca - Anno IX  N° 10 - Dicembre 2001

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BAGNI PUBBLICI NEI PARCHI E GIARDINI

di LUCA GANDOLFI - luca.gandolfi@tiscali.it

Nella Zona 5 - come del resto in tutta la città - sono rarissimi i casi in cui i parchi e i giardini pubblici sono dotati di bagni pubblici, ed anche quando tali strutture sono presenti, risultano spesso non idonee a consentire l'accesso e l'utilizzo da parte delle persone disabili. Inoltre, lo stato di incuria e di abbandono in cui sono i rari bagni pubblici esistenti li fa spesso divenire luoghi assai poco igienici e spesso anche insicuri.

Eppure dovrebbe essere evidente a tutti che per rendere vivibili gli spazi di verde pubblico non è sufficiente separare le zone destinate ai cani da quelle a disposizione di noi umani. È anzi indispensabile attrezzare queste ultime in modo tale che vi siano tutti quei servizi che possono essere necessari alle persone durante il tempo che vi trascorrono, in particolare dei bagni pubblici tecnologicamente avanzati, autopulenti e in grado di consentirne l'utilizzo anche ai disabili, come del resto già avviene in molte altre città europee.

Invece no, nella Milano del nuovo millennio nei parchi e giardini si pensa solo ai bisogni dei nostri amici a quattro zampe, mentre le persone che frequentano i parchi cittadini - spesso anziani e bambini, ma anche giovani che praticano sport - se gli scappa devono fare una corsa a casa o chiedere ospitalità in qualche bar nelle vicinanze. E se non riescono in una delle prime due, l'unica alternativa che rimane loro è quella di innaffiare qualche pianta, con la disapprovazione - espressa o taciuta - dei passanti.

Chi amministra una importante città come Milano dovrebbe essere attento a queste piccole ma utili cose. Il sindaco della nostra città, che ama tanto definirsi "un buon amministratore di condominio", in questo frangente ha dimostrato che non merita neppure questo titolo di basso profilo.

 

IN CONSIGLIO DI ZONA 5 - Nell'ormai lontano 1999 i Democratici di Sinistra avevano presentato in Consiglio di Zona 5 una Mozione che chiedeva l'installazione di bagni pubblici nei parchi e giardini della zona (Prot. n°2460/1999). La mozione era stata discussa nel consiglio del 11 novembre di quell'anno, senza che però si giungesse al voto, poiché di comune accordo si era deciso di rinviarla in Commissione per approfondimenti. Da quel giorno non se n'è più saputo nulla e l'argomento non è mai stato posto all'O.d.G. di nessuna delle commissioni della zona 5.

Quella legislatura si è conclusa e da qualche mese ne è iniziata una nuova senza che nulla accadesse. I DS hanno quindi ripresentato una mozione analoga (R.I. n°5330/2001), sottoscritta da tutte le forze politiche di minoranza, in cui chiedono: "l'installazione di almeno un bagno pubblico in ciascun parco o giardino pubblico della zona 5. Tali bagni pubblici dovranno essere di un tipo che consenta l'accesso e l'uso anche a persone disabili, e dotato di tecnologia autopulente".

  

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