La Conca - Anno IX  N° 7 - Settembre 2001

www.laconca.org

pag. 2

"ALBA DI LUCE" IN PIAZZA ABBIATEGRASSO?

di LUCA GANDOLFI - luca.gandolfi@tiscalinet.it

Da qualche tempo il dibattito cittadino sviluppatosi sulle pagine milanesi dei principali quotidiani si è focalizzato sui nuovi monumenti di Milano ("ago e filo" e "alba di luce") e sull’illuminazione di alcuni palazzi storici di cui la nostra città è ricca.

Dopo l'interminabile discussione sulla bellezza o la bruttura di tali opere ed interventi che, è innegabile, hanno profondamente mutato l’impatto che le piazze e i monumenti offrono ai passanti e ai turisti, si è infine giunti a un giudizio negativo quasi unanime sulla scultura denominata "alba di luce" sita nel piazzale di fronte alla Stazione Centrale. Anche chi non ha osato esprimere un giudizio sul valore artistico dell'opera ha però concordato che quantomeno la sua dislocazione fosse sbagliata poiché rovinava la visione della facciata della stazione. Da quel momento l'oggetto del dibattere è divenuto: "dove spostare il monumento?"

Tra le tante soluzioni possibili sembra esserci anche piazza Abbiategrasso. Di tale scelta di "ripiego" si è discusso nella Commissione Urbanistica della zona 5 del 18 settembre ed in tale occasione abbiamo scoperto che il parere posto all'ordine del giorno sulla richiesta del trasferimento del monumento "alba di luce" dall'attuale dislocazione in piazza Abbiategrasso non ci veniva chiesto dal centro, ma era originato da un'idea venuta al Presidente della stessa Commissione, Giovanni Ferrari (FI).

Lasciamo ad altri il compito di esprimere un giudizio artistico o estetico sull'opera, anche perché siamo stufi di discussioni futili quando sappiamo che i problemi veri di Milano sono ben altri: traffico, parcheggi, sicurezza, degrado dei quartieri popolari solo per citare i più eclatanti.

Ci sembra che sia stata già abbastanza infelice la scelta fatta a suo tempo da questa amministrazione di posizionare di fronte alla Stazione Centrale un simile monumento. Andare a chiedere di trasferire in piazza Abbiategrasso un monumento tanto discusso e non gradito altrove ci appare come un segnale di scarsa considerazione della nostra zona e, più in generale, delle periferie sempre più assimilate a "pattumiere" dove relegare "gli scarti" del centro cittadino.

Ricordiamo che per piazza Abbiategrasso varie associazioni culturali della nostra zona avevano proposto che fosse inserita una fontana che segnava il passare delle ore. Una prospettiva certamente più stimolante di un monumento come "l'alba di luce" rifiutato altrove e "riciclato".

Ci consola che in Commissione di zona nulla è stato deciso, anche perché l'idea non era piaciuta neppure ad alcuni colleghi di partito dello stesso Ferrari (FI). Dopo una lunga discussione, il punto è stato rinviato a una delle prossime sedute della Commissione.

Per il futuro invitiamo la Giunta Albertini ad occuparsi delle vere emergenze della nostra città, piuttosto che dilettarsi nel riempire la città di monumenti che altro scopo non hanno se non quello di lasciare un segno ben visibile ed autoreferenziale del suo passaggio al governo di Milano. Chi amministra una città come Milano ha il dovere di occuparsi dei problemi concreti dando risposte altrettanto concrete. Nulla invece ha fatto in passato e nulla sembra aver intenzione di fare in futuro la Giunta Albertini per risanare le gravi situazioni in cui si trovano molti quartieri popolari spesso ricchi solo di degrado abitativo, criminalità e condizioni igieniche precarie (Stadera, Gratosoglio e Spaventa ne sono tre esempi significativi).

 

SI o NO all'alba di luce in piazza Abbiategrasso?

Ditelo alla nostra E-mail posta@laconca.org

Pubblicato su LA CONCA - Anno IX - N° 7 - Settembre 2001 - pag. 2