La Conca - Anno IX  N° 3 - Marzo 2001

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SUPERMERCATO ADDIO ?

L'Esselunga di via Chiesa Rossa chiude: disagi per i cittadini, soprattutto per gli anziani che vivono nei quartieri Stadera, Savoia, Torretta e Alzaia Naviglio Pavese.

I cittadini protestano e si moltiplicano le raccolte di firme.

di LUCA GANDOLFI - luca.gandolfi@iol.it

Ormai la notizia sembra essere certa: l'Esselunga di via Chiesa Rossa chiuderà, probabilmente già dalla fine di marzo 2001.

Il problema è che in tale struttura si insedierà un'attività completamente diversa. Voci sempre più insistenti (ma non ancora confermate) parlano dell'apertura di una discoteca; altri sostengono che arriverà una concessionaria di auto.

L'unica certezza è che verrà a mancare un importante punto di riferimento per molti cittadini che abitano nei quartieri limitrofi.

I disagi maggiori li subiranno le persone anziane che costituiscono una grossa percentuale degli abitanti dei vicini quartieri Stadera, Savoia, Torretta, Alzaia Naviglio Pavese. Per molti di questi sarà un grosso problema doversi recare ai supermercati che si trovano lontano dalle loro abitazioni.

L'alternativa è quella di servirsi in punti vendita di piccole dimensioni - sempre più rari in questa parte della nostra zona - con costi maggiori, che, per chi fa i conti quotidianamente con una pensione esigua, rappresenta un problema di primaria importanza, se non adirittura di vera e propria sopravvivenza.

Per manifestare il forte dissenso che proviene dai cittadini sono già iniziate diverse raccolte di firme, alcune spontanee, altre organizzate dai partiti politici, come le petizioni popolari dei DS e di PRC (effettuate in momenti diversi). In pochi giorni e senza grossa fatica, sono state raccolte alcune migliaia di firme.

Nella petizione dei DS si chiedeva alla Giunta, al Consiglio Comunale e al Consiglio di Zona 5 "di intervenire sulla proprietà affinché, nella pur libera decisione di chiudere il punto vendita Esselunga, questo sia ceduto a una catena commerciale analoga".

Rimaniamo tutti in attesa di ricevere una risposta alle interrogazioni presentate in Consiglio di Zona 5 dai DS e da PRC.

Insomma, nessuno mette in discussione la libertà di operare delle scelte commerciali da parte della Esselunga, ma che almeno si abbia il buon senso di fare in modo che tale catena commerciale venga sostituita da una che svolge un servizio analogo. In questo modo si potrebbero, da un lato tutelare gli interessi commerciali dell'attuale catena di supermercati; dall'altro garantire ai cittadini il servizio che chiedono. A noi non sembra molto complicato da capire.

A questo punto è indispensabile che l'Amministrazione Comunale intervenga per cercare di porre in essere una soluzione che tuteli tutti gli interessi in campo.

 

Ci sono giunte numerose segnalazioni da parte di cittadini che si lamentano del ponte pedonale (quello di fronte alla Esselunga), che rappresenta per un lungo tratto l'unico punto di unione tra coloro che abitano sul lato dell'Alzaia Naviglio Pavese e la via Chiesa Rossa.

Tale ponte, infatti, a causa della sua struttura fatta a scale, risulta un passaggio assai problematico per chi deve portare una carrozzina con bambino o il carrello della spesa; ed è addirittura una insormontabile barriera architettonica per i disabili che sono su una carrozzella.

Chi amministra Milano dovrebbe avere una maggiore attenzione per questo genere di problemi.

 

Ultime notizie: in un'assemblea tenutasi giovedì 22/03/2001 nella sezione DS B. Clapiz, in via Neera, Aldo Ugliano, responsabile DS per la casa, e l'Assessore al Commercio P. Gamba, hanno chiarito che l'edificio occupato dalla Esselunga è di proprietà della LIDL, ditta tedesca proprietaria di una catena di supermercati e di discount. Questa non rinnoverà la locazione alla Esselunga, ma aprirà un suo supermercato.

 

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